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I transfughi del centrosinistra non ci stanno: nessun ultimatum, senza di noi il centrodestra perderà

Una decina i consiglieri che avrebbero avviato contatti serrati con lo schieramento opposto, tre gli assessori in fuga. I rumors ipotizzano che la partita del voto non vedrà in campo il centrosinistra


CAMPOBASSO. Mattinata dedicata alla trattazione delle interrogazioni in Consiglio comunale: la seduta è stata poi aggiornata a venerdì 28 settembre e in quella data, con molta probabilità, sarà discussa la mozione urgente dei consiglieri Tramontano, Fasolino e Cancellario sulle “azioni di contrasto da porre in essere al dilagare delle tossicodipendenze“. Un argomento rilevante, sul quale nelle scorse settimane si è alzato il velo: numeri alla mano, si è evidenziato come si tratti di un fenomeno che sta coinvolgendo anche i più giovani, gli adolescenti.

Nell’aula di Palazzo San Giorgio, nel consueto andirivieni, i consiglieri sembravano quasi tutti presi da altri pensieri. Le elezioni, sebbene non vicine,  rappresentano di certo, e per più di qualcuno, una gatta da pelare. Le voci insistenti di una fuga dall’attuale maggioranza di una decina di consiglieri e di almeno tre assessori hanno, nei giorni scorsi, tenuto banco. E ne è seguita la indiscrezione che, ove mai tali scelte di appoggiare il futuro candidato di centrodestra dovessero essere confermate, occorrerà trovare il modo migliore per farle digerire all’elettorato, abituato ai continui cambi di casacca che ogni cinque anni riscaldano il clima elettorale ma, probabilmente,questa volta poco propenso a subirli.

“Chiudere il recinto”, questo il pensiero di ambienti di centrodestra: in pratica, il passaggio sarebbe gradito ma in tempi congrui alla gestione della campagna, elettorale senza polemiche né scossoni. Il termine ultimo per dire addio al centrosinistra potrebbe essere tra ottobre e dicembre (si voterà a maggio), ma comporterà le dimissioni dalle cariche attualmente ricoperte da chi intenderà appoggiare lo schieramento opposto alla prossima tornata elettorale.

Qualche consigliere comunale, interpellato sul tema, alza le spalle e commenta: ma quale ultimatum, siamo una decina, senza di noi non si va da nessuna parte! Il che significa, in parole povere, che il gioco è in mano a chi porta consensi al di là dello schieramento al quale appartiene. Persone che hanno quel pacchetto di voti che si sposta assieme a loro. Che vengono eletti a prescindere dallo schieramento con il quale si candidano. Troppo ottimismo, forse, alla luce di quanto sia cambiata la percezione dei cittadini/elettori? La partita è rischiosa per il centrosinistra, commentano ancora. E si ipotizza un primo quadro generale, che vedrebbe in campo, a giocare, solo centrodestra e 5 Stelle.

Nel centrosinistra si registra – ed è palpabile – un certo nervosismo. La ‘transumanza’, sebbene sia un modus operandi visto e rivisto, crea frizioni e polemiche .I nomi di chi dovrebbe abbandonare la nave sono più o meno noti ma nessuno, naturalmente, mette le cose in chiaro, smentendo o confermando le indiscrezioni. E questa confusione crea non pochi imbarazzi e tensioni. “Siamo compatti sui temi e sulle azioni dirimenti per la nostra città – dicono – la coerenza pagherà”.

 

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