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Coia difende l’editoria e attacca i 5 Stelle: “Offendono il mondo plurale dell’informazione”

Il presidente della Provincia di Isernia, appellandosi alla Carta Costituzionale, auspica un maggiore sostegno alla stampa per renderla ancora più libera


ISERNIA. Si schiera dalla parte della stampa e attacca a muso duro gli esponenti nazionali e locali del Movimento Cinque Stelle: “Offendono il mondo variegato e plurale dell’informazione”. A parlare è il presidente della Provincia di Isernia, Lorenzo Coia, che interviene In merito alle recenti polemiche suscitate dalla manifestata volontà del Governo Conte di tagliare il fondo per l’editoria, che scenderebbe da 100 milioni del 2018 a 34 milioni nel 2019 per scomparire nel 2020. E che auspica l’unione delle altre forze politiche per garantire in ogni caso sostegno finanziario agli organi di stampa.

“Mi permetto di fare alcune considerazioni: – afferma il numero uno di Palazzo Berta – fermo restando che l’articolo 21 della carta Costituzionale garantisce la libertà di manifestazione del pensiero e quindi lo Stato ha il compito di salvaguardarla; considerato che la Corte Costituzionale con sentenza numero 420 del 7/12/94 dichiarò infatti che è necessario ‘garantire il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all’informazione’; considerato, inoltre, che nelle scienze sociali, il termine pluralismo si riferisce a una struttura di interazioni nella quale i diversi gruppi e/o soggetti mostrano rispetto e tolleranza reciproci, vivendo ed interagendo in maniera pacifica, senza conflitti e senza prevaricazioni; preso atto che l’informazione, in particolare quella istituzionale, va tutelata e garantita al fine di mettere il cittadino al corrente dell’operato della Pubblica Amministrazione; ritengo aberranti e fuori luogo le dichiarazioni di esponenti nazionali e locali del movimento 5 Stelle, che offendono il mondo variegato e plurale dell’informazione, sostituendolo con subdole fake news sui social che hanno facile presa su un elettorato disarmato e scarsamente dotato di capacità di selezione dei messaggi informativi dalla propaganda.

Invito – prosegue Coia – le forze politiche ad operare per rafforzare il sistema del pluralismo informativo, garantendo gli opportuni sostegni finanziari che possano consentire, oltre ad una decorosa funzione informativa, non subordinata alle commesse pubblicitarie o ai grossi gruppi finanziari, anche una confacente retribuzione per tutti gli operatori dell’informazione.

Il Governo del Popolo – conclude provocatorio – dovrebbe tenere conto dei principi della Carta Costituzionale, delle direttive della Unione Europea, della necessità di garantire libertà di stampa e pluralismo, ‘condizioni imprescindibili per un paese civile e architravi di ogni ordinamento democratico’, come ha ribadito recentemente il Presidente Mattarella” .

 

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