Oltre 5000 spettatori nel weekend del debutto mondiale in Molise
ISERNIA. Un enorme successo quello conquistato dal musical ‘La Divina Commedia’, che ha aperto la stagione teatrale promossa da Fondazione Molise Cultura nell’auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia. Lo spettacolo, imponente e ambizioso, ha visto oltre 300 artisti coinvolti tra cast, ballerini e maestranze. Un evento di livello internazionale che ha coraggiosamente deciso di debuttare, in prima mondiale, nel capoluogo pentro, offrendo uno spettacolo che raramente si è visto in città. Coraggio assolutamente premiato: le tre matinée per le scuole hanno registrato tutti sold-out, staccando oltre 2000 biglietti tra studenti in regione e oltre, mentre i cinque serali hanno chiuso con 2 sold-out nelle serate del 7 e 10 novembre e oltre 600 biglietti staccati in ciascuna delle altre tre serate. Un totale di oltre 5000 spettatori: numeri che parlano da soli.
Un’invasione pacifica, quella degli oltre 60 membri della ‘crew’, che dal 15 ottobre sono stati ospitati a Isernia per preparare il palco con le strutture e le meccaniche delle scene, che smontate occupano ben 3 bilici. Un ritorno in Molise, dove ha già lavorato, per Lara Carissimi, produttore esecutivo e autrice delle scenografie. Raggiunta telefonicamente, ha espresso la sua enorme soddisfazione per il successo ottenuto, e ha voluto ringraziare la città di Isernia per l’accoglienza riservata all’intera compagnia, sia a livello di pubblico che per quanto riguarda la logistica e le strutture.
Lo spettacolo, con la produzione ‘Mic-Musical International company’ e con il patrocinio della ‘Società Dante Alighieri’, dopo aver debuttato a Isernia è già in viaggio verso Assisi, poi Reggio Calabria, per toccare poi tutti i teatri d’Italia e chiudere la stagione ad aprile al teatro Brancaccio di Roma.
Un’organizzazione che ha consentito al cast di poter portare in scena e al pubblico di godersi due ore di grande suggestione, nel viaggio in musica firmato dal compositore Marco Frisina, con la regia di Andrea Ortis – anche interprete di Virgilio, nato a Udine ma trapiantato a Campobasso – e i testi di Gianmario Pagani. Un racconto che traduce in spettacolari visioni, musiche, danze e acrobazie la fantasia del ‘sommo poeta’, e un orgoglio per Isernia, che ha potuto mostrare il lato migliore di sé, desideroso e affamato d’arte e cultura.
Pierre
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