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Primarie Pd: i big con Minniti. Ruta ‘tentato’ da Boccia. E la Venittelli cena con un emissario di Zingaretti

Francesco Boccia qui in regioneha un piede ben piantato. L’Università del Molise dove è docente. E, come già anticipato, sarebbero in azione personalità del mondo accademico che sosterrebbero la sua candidatura cercando anche ancoraggi in pezzi della società civile. In suo appoggio, ma questa era e resta una indiscrezione non confermata, anche l’ex senatore Roberto Ruta: molto vicini al governatore della Puglia, Michele Emiliano, sia Ruta che Boccia potrebbero tentare di fare un buon risultato in Molise. E questo rialzerebbe le quotazioni del politico campobassano dopo le agitate fasi che hanno preceduto le elezioni regionali e anche il risultato non proprio confacente alle aspettative che la sua lista ha incassato. I rumors però sottolineano che l’ex senatore Ruta è molto amico anche di Minniti, ma l’ipotesi che si aggreghi ai sostenitori locali dell’ex ministro (considerate le frizioni note con la Fanelli, con Frattura e anche con Facciolla) appare abbastanza improbabile.

Sul dimissionario Maurizio Martina, ove mai dovesse scegliere di candidarsi, potrebbero confluire Nicola Messere (che ha dichiarato via social di appoggiarlo) e l’assessore comunale Bibiana Chierchia.

IL COORDINAMENTO IN RIUNIONE. Come già anticipato da IsNews si terrà domani (salvo eventuali ripensamenti legati alla mancata definizione della data nella quale si terranno le primarie nazionali) la riunione del Coordinamento che dovrà appunto definire gli appuntamenti locali. Fermo restando che domani è il termine ultimo per i tesseramenti e che le candidature a segretario regionale vanno presentate il 24 novembre prossimo, resta da capire se l’appuntamento del 16 dicembre sia definitivamente tramontato in favore del 3 marzo (che al momento viene indicata come la data possibile per le primarie; come è noto il Coordinamento ha scelto di attendere la definizione del quadro nazionale per valutare la possibilità di far coincidere i due test elettorali). L’iter congressuale è ormai partito, la Commissione per il congresso è stata costituita (e deciderà regolamento e data), ma resta inteso che l’indicazione sul congresso regionale entro dicembre (in capo a Martina che oggi non è più segretario) potrebbe non essere più così rigida. Ci sono altre regioni (Campania e Calabria, ad esempio) che avrebbero chiesto di accorpare le primarie nazionali con le regionali per chiarezza politica e per consentire una più ampia partecipazione al voto. Difficilmente, secondo i bene informati, da Roma si andrà ad intervenire su una decisione che rientra nel margine di autonomia e autodeterminazione del Pd Molise, soprattutto ora che non c’è più un segretario e quindi, di fatto, si è in regime di vacatio.

 

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