Nella cittadina altomolisana annullata la tradizionale sfilata del 24 dicembre in segno di lutto e vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia. Rinviata al 5 gennaio la rappresentazione del Presepe Vivente.
AGNONE. E’ il dolore di ogni agnonese. Una comunità piccola, dove giocoforza ci si conosce tutti. E dove ognuno conserva un ricordo di quella giovane mamma che ha scelto una strada impensabile fino a ieri mattina.
Tutti si interrogano, sperano in un miracolo, si commuovono quando il pensiero va a Pina, alle sue piccole, a Francesco, marito e papà, che è nel cuore e nelle preghiere.
Troppo grande il peso che le sue spalle dovranno sopportare per riemergere dal precipizio nel quale è piombato, in un giorno di dicembre che avrebbe dovuto essere più felice degli altri. Il Natale vicino, le piccole tornate a casa dopo mesi di visite a distanza, magari da dietro la vetrata di un nido per neonati prematuri. E poi le famiglie della coppia, persone conosciute, con le quali ogni giorno ci si scambia un sorriso e due chiacchiere per via delle attività commerciali che portano avanti da sempre.
Ci si conosce tutti, si è parte della stessa quotidianità: non si può far finta che nulla sia accaduto perché quel dramma è condiviso realmente dall’intera comunità.
La testimonianza più evidente di questa vicinanza – che è reale, si tocca con mano – è decidere di annullare il momento più sentito del Natale. Non ci sarà la ‘Ndocciata del 24 dicembre, il rito del fuoco che fa da collante della comunità che si ritrova da sempre nell’assistere a quel momento magico, emozionante, di felicità. Non può esserci gioia, però, se c’è così tanta sofferenza. Rinviata al 5 gennaio anche la rappresentazione del Presepe Vivente che avrebbe dovuto tenersi, come da tradizione, alla conclusione della ‘Ndocciata.
Il sindaco Lorenzo Marcovecchio ha deciso, di comune accordo con la sua Giunta e con i consiglieri, con tutti gli organizzatori, a partire dalla Pro Loco, che quest’anno la tradizionale sfilata della sera della Vigilia, quella che è ‘patrimonio’ dei soli agnonesi, non si terrà. Che le luminarie resteranno spente, che la musica in filodiffusione non accompagnerà lo struscio delle feste.
“Di concerto con l’Associazione della ‘Ndocciata, l’Amministrazione Comunale ha inteso annullare la manifestazione della ‘Ndocciata in programma per il giorno 24 dicembre – si legge in una nota stampa diffusa sul profilo social dell’Amministrazione -. L‘evento tragico che ha colpito la città di Agnone è senza precedenti ed ha sconvolto non solo i familiari ma tutta la comunità. Sara, Benedetta e Pina sono figlie, sorelle e nipoti di questa terra ed è giusto e doveroso che, in queste ore di angoscia, venga reso loro omaggio stringendosi in un ossequioso e doveroso silenzio attorno alla famiglia. Non si può e non si deve far finta di nulla. Riteniamo, pertanto, che l‘annullamento della manifestazione che per Agnone rappresenta l’identificazione delle proprie origini, sia quanto di più necessario vada fatto in questo momento”.
Le parole del primo cittadino, raggiunto a telefono, sintetizzano il pensiero e i sentimenti di tutti. “La sfilata è il cuore della nostra comunità, è l’evento che ci identifica. In segno di lutto e di vicinanza alle famiglia è stato naturale privarcene”.
Anche il Cenacolo ‘Camillo Carlomagno’, gruppo organizzatore della 59esima edizione della Natività di Agnone, ha rinviato la sacra rappresentazione “a causa dei dolorosi eventi che hanno colpito una famiglia della nostra comunità“. Si terrà alle 18.30 del 5 gennaio.
Scende la sera, le ricerche delle gemelline proseguono senza sosta ma un altro giorno è passato via, nell’attesa di un miracolo che non arriva. Nonostante sia Natale.
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