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Azzeramento di Giunta: faccia a faccia tra Battista e Colagiovanni per chiudere la verifica

Entro pochi giorni il sindaco comleterà le consultazioni con gli assessori e riassegnerà le deleghe. Improbabili nuove surroghe nell’esecutivo, nel caso venga meno qualche firma sul documento


CAMPOBASSO. Il ‘giuramento di fedeltà’ non tutti lo hanno sottoscritto. Se sotto il ‘verbalino’ redatto dal sindaco Antonio Battista, ci saranno nove firme, quella di tutti i componenti dell’esecutivo di Palazzo San Giorgio, dal 29 dicembre ‘semplici cittadini’, si saprà nel giro di qualche giorno. Quando termineranno gli incontri ‘face to face’. E si saprà se gli assessori saranno nove, come oggi, o otto, in caso di una defezione. Quella dell’assessore Salvatore Colagiovanni. In bilico.

Eventuali surroghe? Difficile, anche se in politica “mai dire mai”. Più probabile che il sindaco decida di tenere per sé le eventuali deleghe vacanti, come aveva anticipato nella conferenza stampa di fine anno. Quella in cui ha comunicato l’azzeramento della Giunta. Il terremoto politico di fine anno.

“Sto terminando le consultazioni, concluderò tutto nel giro di due o tre giorni al massimo. Mi sono già fatto un quadro della situazione, ma devo ancora comporre tutte le caselle”, ha commentato il sindaco di Campobasso, che in questi giorni ha alternato i confronti con gli assessori alle riunioni con i dirigenti della Sea sul Piano neve. Che ha funzionato anche senza Giunta. Tutto predisposto già da giorni, prima che iniziasse l’emergenza. Fuori e dentro il palazzo.

Alla fine quel documento, con cui gli assessori si impegnano a garantire fedeltà al sindaco e al centrosinistra, potrebbero firmarlo in otto. La posizione più incerta, ad oggi, è sempre quella dell’Assessore alle attività produttive Salvatore Colagiovanni, dato come possibile candidato sindaco del Polo civico dei moderati. Operazione elettorale che si starebbe costruendo a Campobasso, con una sponda a Roma.

Colagiovanni che nei giorni scorsi si è detto intenzionato a garantire fedeltà a Battista, se sarà ancora lui a guidare la nave del centrosinistra. Che nell’ultimo periodo sta navigando in acque piuttosto tormentate. Altrimenti, come ha detto con la sua consueta ironia, “rifiuto il pacco e vado avanti”.

“Sono tre le condizioni che chiedo per sottoscrivere il ‘giuramento di fedeltà’ – ha dichiarato Colagiovanni a ‘isNews’ – Voglio la garanzia che Battista sia il candidato unitario del centrosinistra, in questo caso firmo subito. Sollecito una verifica sull’attività svolta in questi quattro anni mezzo dagli assessori e chiedo che il documento, fatto in maniera seria, con i punti del programma già realizzati e quelli che si vogliono ancora realizzare nei prossimi cinque anni, sia sottoscritto anche dai capigruppo in Consiglio comunale. Perché questa non deve essere l’ennesima guerra nel Partito democratico”.

Questioni che saranno approfondite nel confronto previsto ad horas, rinviato a causa dell’influenza che la scorsa settimana ha costretto a letto l’assessore, ieri mattina tornato in pista, in piazza Municipio, per assistere al volo della Befana. E ora atteso in Comune, per il colloquio chiarificatore. Francesco de Bernardo, dato vicino alla Lega, e Massimo Sabusco, dell’Udc, partito che a livello regionale appoggia il centrodestra e il Governo Toma, a quanto pare dovrebbero firmare.

Pochi giorni ancora e il quadro sarà completo. Con Battista che potrà dire ‘alea iacta est’, il dado è tratto. Per restare ad aspettare le mosse dei suoi avversari politici. Nel centrodestra, nel M5s e anche nel Partito democratico. Dove c’è chi ambisce a prendere il suo posto. Magari passando dalle Primarie.

Carmen Sepede

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