HomeSenza categoriaFondi post sisma, inchiesta archiviata. La rivincita di Facciolla su ‘Le Iene’

Fondi post sisma, inchiesta archiviata. La rivincita di Facciolla su ‘Le Iene’

I MANDANTI. L’inchiesta sui fondi post sisma, e Facciolla lo ha spiegato bene anche martedì scorso in Consiglio regionale, nel suo intervento di replica alle accuse lanciate da Andrea Greco presentatore di una mozione ‘senza nome’ ma evidentemente riferita solo al consigliere regionale del Pd, nasconde un atto di ‘miseria politica’. Concetto ribadito anche oggi, quando ha parlato degli autori e coautori dell’esposto: Oreste Campopiano, primo dei non eletti subito dopo Facciolla, attualmente in corsa per la presidenza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (finalmente avrà vinto qualcosa, dice caustico Facciolla, ndr); l’Associazione Caponnetto che ha presentato quattro esposti contro l’ex assessore; la redazione e i ‘giornalisti’ de ‘Le Iene’, in possesso dei documenti prima che li avesse persino il diretto interessato, a conoscenza di ogni sua mossa e di ogni suo spostamento. Una strategia precisa, messa a punto e non per la prima volta, diretta a colpirlo, con la speranza nemmeno tanto taciuta di affondarlo. L’opposizione consiliare del suo Comune, per colpirlo nella sua comunità e negli affetti. “Informazioni diramate all’istante, da chi aveva un preciso interesse. Certo è che ‘Le Iene’ avevano parecchi basisti in Molise: pezzi della politica datata e sfigata e pezzi di informazione datati e sfigati. Una tenaglia finalizzata a stroncare l’avversario, dalla presa molto forte” spiega Facciolla.

Iene campopiano buona

L’ARCHIVIAZIONE. “Un giorno, era il 10 aprile del 2017, ho pensato di dimettermi da assessore. Ero in viaggio, tornavo da Verona, ero stato a Vinitaly. Rassegnare le dimissioni mi avrebbe consentito di difendermi a modo mio, avrei avuto campo libero rispetto alle accuse che mi venivano mosse. Ma anche quel giorno, l’avvocato De Michele, ha svolto il suo ruolo di fratello maggiore. Mi ha manifestato il suo dissenso, mi ha spiegato perché non avrei dovuto farlo e mi sono consegnato alle sue scelte” racconta Facciolla che è accompagnato in questo viaggio nella verità, quella scritta dalla Giustizia, proprio dai suoi legali. “La collega Gina Capuano, la mia ombra in questa vicenda. Una silenziosa ma tosta” e l’avvocato Antonio Di Michele, “tra i migliori penalisti della penisola”. Ed è proprio l’avvocato Di Michele che spiega cosa è successo: “Il pubblico ministero, dopo le indagini condotte con l’ausilio della corposa documentazione in loro possesso, del supporto della polizia giudiziaria e delle intercettazioni telefoniche ha ritenuto quelle denunce presentate contro ‘Facciolla più altri’ infondate e ha chiesto al Giudice per le indagini preliminare di archiviare. E il gip, che ha fatto lo stesso lavoro del pm sul caso, ha ritenuto di accogliere la richiesta. Vittorino è un politico incompleto – aggiunge l’avvocato Di Michele – perché non ha avuto nemmeno un rinvio a giudizio. Però ora ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Chi ha preteso di fare spettacolo è chiamato a risponderne”. L’avvocato Gina Capuano, collega di studio di Facciolla, ricorda che hanno provato a fermare la messa in onda della trasmissione in ogni modo. “Gli abbiamo inviato i documenti via mail, via fax, via posta… li abbiamo diffidati dal mandare in onda quel servizio. Nel frattempo ci siamo messi in moto: abbiamo raccolto pareri, sentenze, deliberazioni rilasciate da altri Comuni su fatti identici e abbiamo ricostruito la verità”.

LE IENE E GLI ALTRI. Sul banco degli imputati ora ci sono loro. Certo, non ‘a favore di telecamere’ come invece è accaduto con Facciolla nel marzo di due anni fa. “Non so se la vicenda avrà rilevanza penale ma sicuramente sarà civilistica e risarcitoria e poi come per le undici volte precedenti, indicheremo un soggetto beneficiario. Lo abbiamo già fatto con l’Unione Ciechi, con l’Afasev di Isernia. Certo, il danno è stato fatto. Anche le elezioni, senza l’accanimento mediatico e la gogna social sarebbero andate diversamente. Non credo che l’esito di questo giudizio potrà convincere gli elettori per le Primarie ma di certo questo spazio di redenzione non avrà lo stesso clamore che invece c’è stato in precedenza. E’ più facile accorrere quando scorre il sangue – dice commentando i pochi giornalisti presenti alla conferenza – ma questo conta poco o nulla. Questa vicenda mi ha mortificato nella dignità ma oggi voglio esprimere gratitudine a chi non mi ha fatto mai mancare l’affetto, a chi ha saputo aspettare perché la macchina della giustizia non è particolarmente veloce”. Un pensiero a Paolo di Laura Frattura che, in quei giorni, disse: “Non devi vergognarti di ciò che non hai fatto”. Alla sua famiglia, che è presente in sala,  agli amministratori di San Martino, con il sindaco Caravatta seduto in prima fila. Alla sua comunità che ha saputo aspettare.

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