Ancora un match tra le due colleghe del gruppo consiliare. Ma questa volta il capogruppo attacca a testa bassa la collega di partito: chi ha indicato la Calenda per la presidenza della Quarta Commissione?


CAMPOBASSO. Botta e risposta tra Mena Calenda e Aida Romagnuolo.

La guerra nel gruppo consiliare regionale della Lega continua: la prima, che è stata designata presidente della IV Commissione consiliare, aveva chiesto chiarimenti sul voto di astensione della seconda. Che di fatto dovrebbe essere l’altra metà del gruppo consiliare. Una collega con la quale condividere ‘gioie e dolori’ della politica. Invece no, una guerra senza esclusione di colpi.

Nomina , quella di Mena Calenda, che come lei stessa ha spiegato, è stata approvata con il voto favorevole di tutta la maggioranza tranne che del capogruppo della Lega Salvini Molise, il consigliere regionale Aida Romagnuolo, la quale si è astenuta dalla votazione.” In qualità di consigliere regionale della Lega Salvini Molise ho chiesto, e continuo a chiedere, lumi riguardo tale comportamento che ritengo inspiegabile, considerato che lede l’immagine di un partito, la Lega, che attraverso la mia nomina a presidente di IV Commissione, accresce il suo peso specifico negli organi regionali. Un comportamento, di certo, non in linea con la compattezza e la coerenza che più volte è stata richiesta dal segretario federale, il Ministro Matteo Salvini e dal coordinamento regionale, nella persona dell’assessore regionale, Luigi Mazzuto” ha detto Mena Calenda che lo aveva chiesto anche in aula, subito dopo l’astensione.

In Consiglio, Aida Romagnuolo non ha risposto. Lo ha fatto con un comunicato stampa. Che è un attacco senza esclusione di colpi.

Lotterò con tutte le mie forze per difendere la Lega da chi in regione ha deciso di distruggerla – attacca subito Aida Romagnuolo -. La Calenda sembra che abbia il preciso obiettivo di demolire la Lega nel Molise, di attaccarmi giornalmente solo per indebolire il partito di Salvini nascondendo invece i suoi veri interessi che non sono certamente quelli della Lega. Infatti, sovente, nelle riunioni di maggioranza, la sentiamo sbraitare “o mi date questo o …..”.

Accuse pesanti, quelle lanciate nei confronti della collega di partito e vicina di banco.

“Io, per difendere il partito di Salvini, ci metto la faccia quotidianamente come ho sempre fatto e, come sempre farò perché sarò sempre dalla parte dei cittadini, dalla parte di chi non ha un lavoro e vuole un Molise migliore. Sono stata una delle prime ad entrare nella Lega, ho lavorato per la Lega, mi sono adoperata per la Lega, ho fatto crescere la Lega ed i molisani mi hanno premiata copiosamente come prima eletta. Non ho nessun incarico. Salvini resta il mio riferimento politico e certamente non sarà la Calenda a darmi lezioni di appartenenza alla Lega, considerato che fino a qualche mese fa lei militava in Forza Italia al Comune di Isernia dove tutt’ora è all’opposizione di una giunta di centrodestra.

Preciso solo, che come presidente della IV Commissione, la Calenda non è stata eletta dalla maggioranza di centrodestra come vuole far credere, ma solo da tre componenti su cinque della stessa, che è tutt’altra cosa. Nel gioco della spartizione, il posto è andato a lei per ovvi motivi: perché sbraita e perché è di Isernia, una provincia che su quattro presidenti di Commissioni permanenti ne ha tre (Di Lucente, Iorio e Calenda) a discapito di quella di Campobasso che ne conta solo uno (D’Egidio).

Così anche per gli assessori regionali: su cinque assessori, ben tre sono della provincia di Isernia (Di Baggio, Cotugno e Mazzuto), pur avendo, la provincia di Campobasso, il doppio di abitanti. Come mai accade tutto ciò a favore della provincia di Isernia? Perché?

La mia risposta alla Calenda è serena, rispetto a chi è invece va a caccia esclusivamente di poltrone. Come leghista della prima ora e come capogruppo della Lega alla Regione, posso tranquillamente affermare che la Calenda ha agito – fin dal suo insediamento sullo scranno regionale – sempre in modo autonomo e personale e mai come Lega. Tant’è che è stata rimbrottata dallo stesso Mazzuto.

Mi sono astenuta su una variazione in corso d’opera sulle variazioni dei componenti di Commissioni. Inoltre, non mi risulta che Salvini o che la Lega molisana o che il gruppo alla Regione della Lega abbiano fatto il suo nome per designarla alla presidenza della IV Commissione. E, se non è stata designata da noi della Lega molisana, la Calenda da chi è stata designata, voluta? Il resto è solo teatro”.

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