Il portavoce del Movimento 5 Stelle ha ‘avvisato’ il dg Sosto che avrebbe interessato la struttura commissariale, la magistratura e le forze dell’ordine. I lavori di adeguamento nei locali cucina – motivo per il quale i pasti avrebbero dovuto essere preparati dalla cooperativa e non dai 4 cuochi – sono stati già effettuati dagli addetti. “Assurdo, avremmo pagato due volte per lo stesso servizio”


AGNONE. Quattro cuochi, assunti con contratto a tempo determinato ma da domani, primo febbraio, il servizio mensa dell’ospedale di Agnone avrebbe dovuto essere affidato ad una cooperative esterna. Il motivo di tale decisione risiedeva (perché a quanto pare così non sarà) nell’impossibilità di poter adempiere al compito visti alcuni lavori di ristrutturazione e adeguamento da realizzare proprio nei locali cucine. Fonti sindacali accreditate, invece, avevano invece ipotizzato che l’affidamento alla ditta esterna sarebbe diventato ‘sine die’. Il portavoce agnonese del Movimento 5 Stelle, Andrea Greco, si è messo in movimento. Bloccando di fatto, a quanto dice, tale affidamento.

“Mi è giunta la notizia che l’Asrem avrebbe bloccato tale procedura – spiega Greco – Mi aspetto che nelle prossime ore saranno predisposti nuovi sopralluoghi nei locali della mensa del Caracciolo, per verificarne l’effettiva osservanza degli standard qualitativi e di sicurezza. Ma intanto posso ritenermi soddisfatto per aver contribuito a bloccare un inutile spreco di risorse e l’umiliazione ingiustificata di dipendenti pubblici”.

greco buona

In sintesi, cosa è accaduto e come mai l’Asrem ha fatto questa clamorosa marcia indietro? Lo spiega sempre il portavoce dei 5 Stelle.

“Il direttore amministrativo dell’Asrem, Antonio Forciniti, ha recentemente disposto l’esternalizzazione del servizio mensa dell’ospedale Caracciolo, affidandolo alla Tre stelle Società Cooperativa. La cooperativa, che fa capo alla famiglia Policella, avrebbe dovuto gestire il servizio, in via provvisoria, a partire dal primo febbraio ma mentre la data di inizio del servizio era stata resa nota dalla stessa cooperativa, non vi era alcun cenno circa la durata della prestazione. Cosa che destava non poche preoccupazioni”.

La cooperativa dunque avrebbe dovuto fornire un totale di 20 pasti al giorno, gli stessi garantiti dalla mensa interna all’ospedale.

“ In sostanza, dal primo febbraio la collettività si sarebbe trovata a pagare due volte per lo stesso servizio: i cuochi regolarmente in organico sarebbero stati costretti a recarsi sul luogo di lavoro senza poter svolgere le proprie mansioni, mentre la Cooperativa avrebbe servito i pasti ai degenti, dietro un corrispettivo di circa 300 euro al giorno (9.000 euro al mese). Un’assoluta follia”.

I lavori di adeguamento e ristrutturazione che avrebbero impedito l’utilizzo dei locali cucina dell’ospedale, a dire di Greco, sarebbero già stati effettuati da personale interno.

“Le cucine sono risultate non adeguate in seguito al sopralluogo del 10 novembre 2018. Le anomalie? Tre mattonelle mancanti su una parete, un secchio privo di coperchio e tre griglie scoperte.

Quando ho appreso la notizia – continua Andrea Greco – credevo si trattasse di uno scherzo, ma purtroppo non lo era. Allora, per rendermi conto dell’effettiva situazione in cui versavano le cucine in questione, ieri mattina ho effettuato un sopralluogo all’ospedale di Agnone e ho potuto costatare con i miei occhi che gli irrisori interventi di ripristino erano già stati prontamente effettuati dagli stessi addetti. Stando così le cose, non capivo la necessità di disporre un simile provvedimento che, in netto contrasto con il piano di rientro, comportava uno sperpero di denaro pubblico senza alcuna giustificazione. È stata mia premura informare tempestivamente della situazione il direttore generale dell’Asrem Sosto, comunicandogli che, nel caso in cui l’azienda sanitaria non avesse revocato immediatamente l’affidamento, sarei stato costretto a rivolgermi direttamente ai commissari, alla magistratura e alle forze dell’ordine. Intanto, ho depositato due richieste di accesso agli atti per acquisire i relativi verbali e fare chiarezza in questa assurda vicenda.

Con il M5S nelle istituzioni non c’è più spazio per ‘sviste’ e sprechi di alcun tipo. È ora che tutti inizino a rendersene conto”.

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