Attimi concitati questa mattina in via Gorizia: l’uomo, originario della Costa d’Avorio, ha provato anche a tagliarsi le vene dei polsi. Ora è ricoverato al Veneziale. All’origine della disperazione, con molta probabilità, la perdita dello status di rifugiato, effetto del Decreto Sicurezza.
ISERNIA. Ha bevuto candeggina, perché voleva morire. Un dramma nel dramma, sventato questa mattina dai Carabinieri.
L’uomo, un migrante proveniente dalla Costa D’Avorio, è attualmente senza fissa dimora: fino a qualche giorno fa era ospite di centro di accoglienza temporanea del capoluogo di provincia.
Ha provato ad uccidersi, lungo via Gorizia fra gli sguardi attoniti dei passanti, ingerendo candeggina e tentando di tagliarsi le vene dei polsi.
Con molta probabilità, stando anche alla ricostruzione della vicenda fatta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia intervenuti immediatamente, la decisione di farla finita sarebbe legata alla perdita dello status di rifugiato, dovuta agli effetti del Decreto Salvini. Motivo per il quale il migrante è diventato un senza tetto, in preda alla disperazione.
L’uomo è attualmente ricoverato al Veneziale e fortunatamente non è in pericolo di vita: gli è stata praticata la lavanda gastrica ed è stato sedato visto il suo forte stato di agitazione. I Carabinieri però stanno indagando ancora per escludere altre eventuali motivazioni.
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