Con un’operazione del genere, d’Apollonio avrebbe dalla sua il proprio voto, i 5 della sua lista di riferimento ‘Isernia in Comune’, i 4 del gruppo Iorio, quello della consigliera di Fratelli d’Italia Rossella Pitisci, quello di Irma Barbato – eletta con Iorio nel 2016, avvicinatasi a ottobre scorso alla lista di opposizione ‘Isernia Migliore’ di Roberto Di Baggio, per poi tornare di recente sui suoi passi, a sostegno della maggioranza – e i 3 voti del Carroccio: per un totale di 15 consiglieri su 17 necessari ad avere una maggioranza.
FORZA ITALIA: AZZERAMENTO E DECIDANO I PARTITI. Ma dove e come trovare le altre due pedine? Un’idea potrebbe essere quella di ‘aprire’ a Forza Italia, rappresentata in assise dal solo Raimondo Fabrizio, che con d’Apollonio fu all’opposizione del sindaco Brasiello per due anni e mezzo. Fabrizio, contattato da isNews, annuncia che non rivendicherà alcun incarico per sé nell’incontro col sindaco previsto nel fine settimana. E che, prima di eventuali trattative, gli consiglierà di azzerare la Giunta, per poi rimettere la crisi nelle mani dei partiti, a livello di vertici locali ma soprattutto regionali.
IL ‘RITORNO’ DI TEDESCHI. L’ipotesi azzeramento, tuttavia, non ha mai convinto più di tanto il sindaco, mostratosi più incline all’allargamento, visto che la sua Giunta vanta 7 consiglieri su 9 posti disponibili. Ammesso che uno vada a Testa per la Lega, ci sarebbe un’altra casella da poter occupare. E chissà che d’Apollonio, stavolta, non recuperi in maggioranza Cosmo Tedeschi, che con le sue liste civiche lo sostenne apertamente al ballottaggio del 2016 senza poi ottenere, per sé e l’allora ‘compagno di viaggio’ Roberto Di Pasquale, alcun riconoscimento politico. Più volte Tedeschi ha lamentato il mancato rispetto di un accordo verbale che gli sarebbe valso, in caso di vittoria di d’Apollonio, la poltrona di vicesindaco e un assessorato per Di Pasquale. Ora più che mai, però, quell’accordo potrebbe essere rispolverato, in tutto o in parte. E non è un caso che l’imprenditore, la scorsa settimana, sugli schermi di Teleregione sia tornato a parlare proprio di quel patto, a suo dire ignorato da d’Apollonio dopo aver indossato la fascia tricolore.
DIMISSIONI VOLONTARIE. Con 2 voti tra Fabrizio, Tedeschi e Roberto Di Pasquale (quest’ultimo, oggi, membro del gruppo ‘Isernia Migliore’, espressione dell’assessore regionale Roberto Di Baggio), il sindaco riavrebbe i numeri dalla sua, prescindendo dai Popolari. I quali potrebbero essere comunque accontentati, in qualche modo, allargando così la maggioranza da 17 a 23 ma senza che il gruppo Niro risulti decisivo per andare avanti. Ma come fare con lo ioriano Lombardozzi? La scadenza della presidenza a 30 mesi pare congelata, visto il parere del ministero dell’Interno, per quanto lo stesso non sia vincolante per le decisioni del Consiglio. Improbabile appare anche la revoca, per la quale potrebbero mancare i numeri in aula, indebolendo così la forza dei Popolari. Unica soluzione potrebbero essere le dimissioni volontarie, magari in cambio di un posto in Giunta. Ma al posto di chi tra gli assessori Chiacchiari, Guglielmi e Di Perna?
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