Il presidente del Consiglio comunale di Campobasso analizza i dati delle urne. Oltre 14mila i voti validi espressi domenica scorsa, salirà a 20 componenti (con molta probabilità) la presenza dei candidati della lista ‘Piazza Grande per Durante’ nell’assemblea regionale
CAMPOBASSO. Chi si aspettava di trovarsi di fronte un candidato sconfitto, deve rassegnarsi.
Michele Durante, sorridente e rilassato, non la pensa proprio così. E il dato che viene fuori dalle urne delle Primarie del Partito Democratico (seppure ancora non ufficiale visto che è ancora in corso la verifica della Commissione) conferma che l’outsider e i temi che, assieme ai candidati e ai sostenitori, ha portato nel dibattito e nella scena politica del partito hanno fatto breccia nel cuore di migliaia di persone che lo hanno votato.
Campobasso, Isernia, Bojano, Larino e anche tanti altri Comuni, hanno espresso il proprio gradimento per il candidato che nessuno si aspettava, la vera novità del Pd che, ora, deve ripartire.
Intanto tre dati, entrambi rilevanti: in Molise oltre 14mila i voti validi che fanno registrare un deciso balzo in avanti delle quotazioni del Pd, dato ormai per morto. Sul fronte assemblea regionale, invece, potrebbero entrare 20 o 21 candidati della mozione ‘Piazza Grande per Durante’ visti i calcoli di voti e percentuali che si stanno definendo in queste ore nel quartier generale di via Ferrari a Campobasso. Al nazionale, per la mozione ‘Piazza Grande per Zingaretti’ dal Molise arriveranno Laura Venittelli e Luciano Sposato.
Le urne consegnano alla lista ‘Piazza Grande per Durante’ un risultato pieno e ben oltre le aspettative. Lui ne è fiero, ringrazia i candidati, i sostenitori, i volontari, chi si è recato alle urne per sceglierli. Perché non è più il candidato alla segreteria che parla, adesso. E l’intera lista, il gruppo, chi ci ha creduto andando contro ogni previsione dettata dai numeri e dalle possibilità statistiche di farcela contro ‘l’esercito di Facciolla’.
E Michele Durante, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, non ci gira nemmeno intorno. “La nostra partecipazione ha portato valore aggiunto ad un Pd che era diviso – spiega – la mozione che rappresentiamo, a Campobasso, ha avuto il quadruplo dei voti di quelle a sostegno del nuovo segretario al quale vanno le mie congratulazioni che indirizzo anche a Stefano Buono. Isernia e la provincia hanno risposto con grandissimi numeri, a Termoli teniamo bene visto che siamo stati sconfitti per soli 200 voti e l’intera amministrazione comunale era con Facciolla. Abbiamo vinto a Bojano, Larino, Capracotta, Cercemaggiore, Baranello, Busso, Vinchiaturo, nella rossa Ripalimosani” dice ancora con soddisfazione.
A Campobasso, evidenzia ancora, la partecipazione è stata elevatissima: la lista regionale ha incassato un risultato percentuale e di consensi enorme. Certo, nelle competizioni, ci sono vincitori e sconfitti. E in questo caso specifico il vincitore vero, per Durante, è solo il Partito Democratico.
“L’area integralista, i 5 Comuni che chiamo ‘fabolous five’ ha premiato Vittorino Facciolla che ha avuto percentuali più che bulgare ma il voto libero del Molise, quello dei centri più grandi, che registrano numeri più ampi , lo abbiamo avuto noi e per questo non posso che ringraziare ancora una volta, a nome del Pd che oggi anche io rappresento, tutti quelli che hanno votato. Adesso voltiamo pagina e scriviamo un nuovo capitolo”.
Mette le mani avanti, poi, in attesa della domanda ‘maliziosa’.
“Qualcuno dice su Campobasso io non sarei andato così tanto bene. Io rispondo con i dati, quelli oggettivi. I miei voti sono il quadruplo di quelli del mio diretto competitor, ed è una grande cosa se consideriamo che alle Regionali il Pd era fermo all’8%. Quella del capoluogo è la percentuale più in linea con il dato nazionale che ha consacrato Nicola Zingaretti segretario del Pd.
Il mio sarebbe stato un flop, dicono. Bene, qui si prendono lucciole per lanterne. Io avevo il sostegno del sindaco, di alcuni assessori e di alcuni consiglieri. Ma allora, Facciolla che aveva in lista il vicesindaco e consiglieri vari? E poi due liste, 120 candidati di cui 40 sindaci, 60 amministratori vari senza contare che il neo segretario correva con sei liste perché sul nazionale c’erano collegamenti anche con Martina e Giachetti. Inoltre, la sua vittoria si è consolidata in un territorio specifico, è evidente”.
Si volta pagina, come ‘entra’ nel Pd? . “Sono l’ultimo arrivato ma noi entriamo nel Partito Democratico dalla porta principale a fronte di una competizione leale e corretta e di Primarie svolte con legalità e trasparenza.
Entriamo per lavorare per il Pd e per il centrosinistra, per riaprire i circoli e riportare i giovani a discutere di politica, di Costituzione, di educazione civica, della nostra storia. Il dato anagrafico ci consegna una partecipazione di persone adulte e di pochissimi giovani. Ed è questa la prima cosa da fare: restituire ai giovani il bello della politica. Sarà questo il mio primo impegno”.
Elezioni amministrative vicinissime, con molte decisioni da dover affrontare. Una su tutte. Le Primarie per il sindaco?
“Io l’ho sempre detto e oggi ne abbiamo la conferma. Intanto, lasciamo sedimentare il momento e poi iniziamo subito il confronto per individuare come tornare a governare lì dove non si siamo e restare al Governo delle città dove abbiamo i nostri Sindaci. Ricordiamoci che ci sono anche le Europee e non sono di certo un passaggio da affrontare con superficialità. Ma un dato è incontrovertibile, soprattutto dopo il 3 marzo: le Primarie sono la strada maestra”.
lusa
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