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Poltrone per gli amici, Toma invoca la privacy: non so, non posso sapere. Il caso sul tavolo del ministro

Arriva in Consiglio regionale l’interrogazione presentata a novembre dal Movimento 5 Stelle relativa agli incarichi per l’assistenza tecnica, molti dei quali assegnati a persone vicine alla maggioranza. Il presidente risponde alle domande dei pentastellati ma non entra nel merito. Un caso scoppiato sul finire dello scorso anno che sarà sottoposto all’attenzione di Barbara Lezzi


CAMPOBASSO. Gli ‘strapuntini’ ormai occupati in Regione arrivano all’attenzione del Consiglio regionale a sette mesi dalla prima iscrizione all’ordine del giorno dell’assise.

La vicenda è nota e fa ancora rumore: legata al nutrito numero di ‘esperti’ che provengono da segreterie politiche o dal centrodestra in genere, che hanno trovano una occupazione (in alcuni casi nemmeno la sola), è diventata oggetto di una interrogazione del Movimento 5 Stelle che poi ha presentato un esposto in Procura, una segnalazione all’Anac e ora, come ha annunciato Andrea Greco, arriverà sul tavolo del ministro Barbara Lezzi.

Il fatto: la rete temporanea di imprese (Consedin e Ernst&Young), aggiudicataria dell’appalto da un milione e 640mila euro per l’assistenza tecnica da prestare alla Regione Molise per i Por e per il Patto per il Molise, decide di sostituire alcuni professionisti che avrebbe impiegato – nello svolgimento del lavoro oggetto del contratto con la Regione – con altri esperti. Procedura questa possibile ma solo nel caso dell’equivalenza dei titoli presenti nei curricula.

Nei fatti, però, questa equivalenza non sarebbe provata e i sostituti entrati a lavorare in Regione, precisamente al quarto piano di Palazzo Vitale, sarebbero direttamente riconducibili a segreterie politiche, consiglieri regionali, assessori ed esponenti del centrodestra. Nomi noti, fatti circolare subito dopo la pubblicazione delle notizie.

Il Movimento 5 Stelle, quindi, ha approfondito il tema studiando carte e curricula e chiedendo al governatore Toma di rispondere a specifiche domande. 

Quelle stringenti sono due. La prima: il Movimento 5 Stelle ha chiesto a Toma di chiarire se l’amministrazione regionale “abbia fornito indicazioni e suggerimenti sulle figure da reclutare, vicine a consiglieri e assessori dell’attuale maggioranza o comunque a personalità politiche vicine al centrodestra” e se risultino tra le risorse professionali assunte per lo svolgimento del servizio di assistenza tecnica “parenti stretti (fratelli, cognati) di consiglieri e/o assessori dell’attuale maggioranza o comunque a personalità politiche vicine al centrodestra”.

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