L’intervento del noto sindacalista sul caso scoppiato in città a Isernia all’indomani dell’attivazione del servizio di soste blu


ISERNIA. Se le soste blu a Isernia sono assolutamente indigeste ai più, ad aumentare la tensione sul tema è la polemica che ruota intorno all’assunzione, con contratti part-time di tre mesi a rotazione, degli ausiliari da parte dell’AJ Mobilità di Spoleto, che si è aggiudicata la gestione del servizio dei parcheggi a pagamento.

Le ombre di una presunta parentopoli oscurano la già complicata vicenda di un bando in cui i posti riservati agli stalli blu sono misteriosamente lievitati (da 827 a 972, ndr), per effetto di una determina dirigenziale, rispetto alle decisioni prese dal Consiglio comunale nel marzo del 2018.

Ed oggi sul caso parla il noto sindacalista Emilio Izzo che si appella direttamente al sindaco d’Apollonio.
A questi – secondo Izzo – spetterebbe l’onere di fare chiarezza sulla vicenda, pena le dimissioni dalla carica.

“Alla luce delle assunzioni sospette dei vigilini, collegate ad amici e parenti di stessi funzionari e impiegati dell’amministrazione comunale, chi vieta di pensare che rispetto a quella famigerata determina nessuno sapesse nulla? I procuratori si devono muovere – incalza – ma soprattutto il sindaco si deve muovere, mettendo mano a questa situazione che fa emergere un sistema, un modus operandi di una certa politica che non può più funzionare”.

Un appello all’azione rivolto al primo cittadino che, se destinato a cadere nel vuoto, vede come logica conseguenza la richiesta di dimissioni dello stesso, per “l’incapacità” di gestire una situazione alquanto incresciosa.

 

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