“Sotto il profilo della convenienza territoriale, poi, mi chiedo quale ragionamento abbiano fatto gli amministratori di alcuni comuni dell’Alto Molise che hanno dimenticato le convergenze evidenti del candidato Ianiro sulle problematiche comuni che attanagliano le aree interne”.

Ne ha per tutti il presidente della Prima Commissione consiliare che, di aree interne, se ne intende. Vive a Vastogirardi, ha amministrato quel piccolo borgo immerso nel verde che però patisce, come tutti i paesi della zona, di una marginalità che è diventata sofferenza. Per questo non riesce proprio a digerire l’affronto fatto al territorio. Come mai Ricci invece che il sindaco di Frosolone, più rappresentativo di quella sofferenza che tutti, a parole, s’impegnano a combattere.

“Mi meraviglia – continua ancora – che alcuni amministratori abbiano rinnegato quanto fatto fino ad oggi. Mi sorprende e non poco che il Pd di Agnone abbia votato Ricci che, ribadisco, è un amico al quale oggi faccio i miei complimenti. Ma come si può rinnegare quell’idea, quel progetto al quale si è lavorato per anni? Il Partito Democratico ha giocato a sfasciare, Maurizio Cacciavillani ha smentito se stesso – attacca Di Lucente – perché ha dato il proprio voto ad un candidato lontano da quel progetto”.

nuovo sogno agnonese buona

Ma non c’è solo il centrosinistra agnonese – che ha dichiarato senza veli di aver appoggiato Ricci – nelle richieste di chiarimento avanzate dal consigliere Di Lucente. “Anche il vicesindaco di Agnone, Linda Marcovecchio, ha votato contro il sindaco di Frosolone. E non si può spiegare il proprio consenso per questioni personali e di amicizia, perché così non si ragiona per il territorio”.

linda marcovecchio

I fendenti del tradimento sono arrivati da più parti e non sono stati solo ed esclusivamente politici. Secondo Di Lucente, sono stati sferrati in danno del territorio, della possibilità di una rappresentanza delle aree interne che è stata negata.

“Consensi che nulla hanno a che vedere con le esigenze dell’Alto Molise, qualcuno è stato bravo a tessere la tela. Qualcuno che voleva la continuità amministrativa. Il tandem guidato da Carrino e Coia ha avuto la meglio sulle necessità vere dell’intera area. Forse Cacciavillani e la Marcovecchio hanno delle velleità, vedremo… Ma, nei fatti, cosa significa che Ricci ha preso impegni con Agnone: oggi, in Regione, per la questione delle cucine dell’Alberghiero è venuto il sindaco Marcovecchio, non il presidente della Provincia! Vorrei capire a che gioco hanno giocato”.

Nessuna ripercussione sulle elezioni provinciali per la presidenza di Palazzo Magno, rimarca Di Lucente, perché “noi continuiamo a mantenere la parola data sul candidato Roberti”. Conseguenze politiche in Consiglio regionale e in Giunta? “Prima il tavolo con i partiti, poi i coordinatori incontreranno il presidente. Ripeto, ci interessa capire e chiarire chi sta con chi. Non è questione di poltrone, quelle fanno gola ad altri”.

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