HomeSenza categoriaIsernia, soste blu senza pace: errori e orrori del Comune

Isernia, soste blu senza pace: errori e orrori del Comune

Ma invece dell’annullamento si è fatta una transazione.

Considerato che in certe circostanze si può e deve pensare di tutto, invece di porsi delle domande (Chi è l’autore delle difformità? Con quale obiettivo sono state modificate le decisioni consiliari?) e ispirarsi al principio di precauzione, l’amministrazione non ha avuto un attimo di esitazione. L’ assessore al ramo, in una dichiarazione a “Il Quotidiano del Molise” del 24 marzo 2018, tre giorni dopo la sospensione dei lavori, dopo aver dichiarato di voler “capire come sia potuto accadere un tale errore”, fa presente che “stiamo sistemando le carte. Stiamo parlando anche con la ditta sperando di risolvere tutto al più presto”. Prende anche un impegno, affermando che “ci tengo a dire che se partiranno le strisce blu devono rispettare quello che il Consiglio comunale ha votato quasi all’ unanimità”. Detto e fatto. In effetti, il primo incontro ufficiale con la Ditta avviene già il 25 marzo e il Rup, d’intesa con la società, provvede a predisporre le nuove planimetri per 867 stalli.

E si arriva all’accordo in modo da rispettare la volontà del Consiglio comunale

La transazione non cambia la sostanza del capitolato. Si occupa essenzialmente di due questioni, il numero degli stalli e gli abbonamenti di lunga sosta, trascurando di rivedere tutti i contenuti del capitolato in contrasto con le linee di indirizzo o non previsti in esse. In questo modo, l’amministrazione ha accettato il Capitolato in tutte le sue parti. Prima non ne conosceva il contenuto. Ora lo ha fatto suo.

Il numero dei posti a pagamento, però si riduce a 867, dai 972 previsti nel capitolato, maggiorando del 5% gli 827 posti approvati dal Consiglio comunale, così come previsto da una specifica linea di indirizzo.

strisce bluDetta così la cosa, sembra chiara, ma secondo me la vicenda è un po’ più complessa. La gara si è svolta sulla base di 972 posti e di un capitolato che non prevedeva la possibilità che il Comune potesse variare del 5% il numero degli stalli, con relativo aumento del canone. La trattativa, invece, parte da 827 e non da 927 e si applica una maggiorazione non inclusa nel capitolato. In pratica si è fatta una nuova gara, una trattativa privata, con altre condizioni. Ciò detto, con la transazione non si applica nemmeno la maggiorazione del canone prevista dal Consiglio e si modifica anche la distribuzione degli stalli tra le diverse zone della città. Bisogna dire, infine, che la possibilità di aumentare (e diminuire) il numero degli stalli era finalizzata ad adeguare il servizio alle esigenze della città che potevano modificarsi nel corso della durata della concessione. Nella transazione invece, la possibilità di aumentare il numero dei posti è stata utilizzata, in modo improprio, per rimediare a una difformità tra delibera e capitolato non determinata da un errore. Non penso proprio che sia stata rispettata la volontà del Consiglio comunale.

Sono stati però previsti gli abbonamenti di lunga sosta per i posti allo scoperto.

E’ vero, però solo nella misura del 10% dei posti disponibili in ogni ambito, contrariamente alla decisione del Consiglio comunale che non poneva limiti. Manca, inoltre, nella transazione, la definizione dei criteri per l’individuazione degli aventi diritto in caso di un numero di richieste superiore al 10%.

Il sindaco ha inteso chiarire la questione della non frazionabilità della tariffa oraria e ha sottolineato che la tariffa è stata decisa dal Consiglio.

A Isernia è stato sempre possibile frazionare l’ora, per cui sono convinto che anche lui ritiene negativo che non si possa più fare, tant’è che si vanta di aver ottenuto il frazionamento per chi utilizza le app a pagamento. Per giustificarsi, il sindaco ha messo sul banco degli imputati il Consiglio che non ha previsto la frazionabilità, dimenticando che anche lui fa parte del Consiglio. In verità la delibera non ha detto nulla in merito ma, in ogni caso, non l’ha escluso. Doveva essere la Giunta a regolamentare la materia, per tutelare i cittadini. Faccio notare che se non è frazionabile la tariffa non si capisce perché lo si può fare dalla seconda ora, per multipli di 5 centesimi, e dalla prima con le app, ho buone ragioni per ritenere che altra fosse la volontà dei consiglieri. Basta leggere il verbale della seduta. Dal dibattito svoltosi in Consiglio comunale è emersa, chiaramente, la possibilità di frazionare la tariffa. In particolare il consigliere Giampiero Mancini (delegato dal sindaco ad occuparsi delle questioni di Bilancio), intervenendo nella discussione, nel difendere l’aumento della tariffa da 0,60 euro a 0,80 euro, affermò che 0,80 euro era una “tariffa oraria e si può mettere il tagliando per frazione di ora”. Nessuno nel corso del dibattito, nemmeno il sindaco che era presente, contraddisse Mancini.

Lei diceva che le difformità presenti sono numerose. Può fare qualche esempio?

infografica parcheggi a pagamentoComincio dal più clamoroso. L’art. 3 del capitolato introduce la indicizzazione della tariffa ogni tre anni, che non è stata proprio presa in considerazione dal Consiglio comunale: “La tariffa sarà aggiornata nel corso del contratto ogni tre anni, a partire dall’inizio della gestione, in rapporto al tasso di inflazione rilevato dall’Istat, arrotondato ai dieci centesimi superiori. Il gestore comunica a mezzo PEC al Comune la data di inizio dell’aggiornamento”. Inquesto modo, la tariffa è destinata ad aumentare di 10 centesimi ogni tre anni. In pratica, aumenterà del 50% in dodici anni, senza un corrispondente aumento del canone. Potrei continuare facendo riferimento alla linea di indirizzo n. 13 (punto secondo) che prevede “che la società aggiudicataria dovrà svolgere, a sua cura e spese, la messa in funzione e la manutenzione ordinaria della ZTL”. Questo servizio non rientra proprio nell’ oggetto dell’appalto. Resto sulla linea di indirizzo n. 13, che impone alla società aggiudicataria di provvedere, a sua cura e spese, una volta l’ anno, il rifacimento di tutta la segnaletica orizzontale (attraversamenti pedonali di colore celeste e bianco, strisce bianche, stalli per disabili) del centro cittadino e del quartiere San Lazzaro. Nel capitolato, invece, la realizzazione e la manutenzione ordinaria e starordinaria della segnaletica orizzontale e verticale sono state limitate alle necessità del servizio oggetto dell’appalto.

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