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Centri per l’Impiego inefficienti, Boccardo: mettere a regime i navigators

Per la Uil il personale formato in relazione al reddito di cittadinanza potrebbe dare una mano concreta ai dipendenti dei vari uffici

CAMPOBASSO. Il segretario regionale della Uil Tecla Boccardo torna sulla questione dei disagi registrati dagli utenti del Centro per l’impiego di Campobasso. “In una regione dove il lavoro manca – spiega la sindacalista – oltre al danno c’è anche la beffa”.

E tutto questo – sottolinea Boccardo – nonostante gli stanziamenti forti a favore di questi Enti, sia per l’assunzione di personale che per migliorarne le strutture. Dalle nostre parti, l’unico elemento che ricordiamo sono le lotte dei lavoratori della formazione professionale o quelle dei giovani precari esclusi di fatto dalla stabilizzazione, dopo anni di servizio a causa di rimpalli di responsabilità tra regione e provincia.

Con la conseguenza che i cittadini ne pagano le spese sulla propria pelle e i pochi dipendenti rimasti devono sopperire come meglio possono a questi deficit, con ampi disagi, considerato che spesso devono spostarsi da un CPI all’altro. Il tutto, mentre in alcune regioni si stanno svolgendo le procedure di stabilizzazione e concorsuali, in altre le hanno bandite, in altre ancora le hanno terminate.

I centri per l’impiego – prosegue la sindacalista – da un anno a questa parte sono tornati ad essere un punto nevralgico di riferimento per la collettività, specialmente dopo l’avvio del Reddito di Cittadinanza che li vede protagonisti di tutte le attività ad esso connesse, insieme all’INPS e ai comuni. Sarebbe bello ragionare su come si sono integrati i servizi a favore dei percettori di RDC con quelli che ne fruiscono regolarmente, come le attività di informazione e formazione sono erogate a tutti coloro che ne fanno richiesta o che devono parteciparvi obbligatoriamente, come chi prende il reddito di cittadinanza.

Sarebbe bello mettere a sistema anche i navigators, che comunque potrebbero dare un contributo al personale visto e considerato che hanno ricevuto un’adeguata formazione sia sui sistemi informatici, sia sulle procedure di prima accoglienza. E ancora, sarebbe bello misurarsi su come impostare le politiche attive, in attesa dell’arrivo del tanto atteso Assegno di Ricollocazione che rappresenterà, o speriamo perlomeno, il punto di giuntura tra alcuni disoccupati, redditisti e mondo del lavoro.

Per Boccardo, infine, è necessario: “Rendere i Centri per l’impiego un presidio vero e funzionale, facendoli tornare a essere un punto di riferimento per i cittadini, ma anche per associazioni e imprese. Ci aspettiamo che prima o poi davvero il lavoro e quanto vi ruota intorno, venga rimesso al centro dell’agenda politica.

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