HomeNotizieCRONACALa Molisana, l’azienda dal cuore d’oro che ‘vola’ sul mercato

La Molisana, l’azienda dal cuore d’oro che ‘vola’ sul mercato

Dopo il dono di tre ventilatori polmonari per l’ospedale di Campobasso per fronteggiare l’emergenza coronavirus, il pastificio della famiglia Ferro premia i dipendenti con 250 euro in busta paga: stabilimento al lavoro 7 su 7 h24


CAMPOBASSO. Richiesta di pasta triplicata, fabbrica al lavoro tutti i giorni h24 e operai ricompensati con 250 euro di buoni spesa nella busta paga di marzo.

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La Molisana, pastificio di Campobasso della famiglia Ferro, torna agli onori della cronaca anche in tempi di coronavirus. Con un articolo sul ‘Corriere Economia’, il quarto player italiano di pasta dopo Barilla, Divella e De Cecco racconta del premio di produzione che ha deciso di riconoscere ai suoi dipendenti, chiamati agli straordinari già dalla prima settimana di quarantena, dal 23 febbraio al 1^ marzo scorsi, quando la richiesta del mercato è aumentata del 127,5 per cento. Come riferisce Rossella Ferro, responsabile marketing del Gruppo al Corriere, “abbiamo dovuto triplicare i volumi della nostra produzione. In questo momento facciamo fatica a evadere gli ordini anche perché abbiamo ridotto le scorte in magazzino e così abbiamo intensificato gli sforzi per non fare interrompere la catena di approvvigionamento”. Un aumento dovuto certamente all’effetto psicologico della pandemia, che induce a fare scorta di generi di prima necessità anche in previsione di ulteriori ristrettezze economiche, inevitabili, che sorgeranno.

L’azienda, che nei giorni scorsi ha fatto dono di tre ventilatori polmonari all’ospedale Cardarelli a supporto della Terapia intensiva, in quanto sponsor della Roma Calcio si sta anche occupando, nell’attuale congiuntura, di consegnare gratis la spesa agli anziani tesserati. E ai propri trasportatori sta offrendo un pasto caldo come riconoscimento per il lavoro svolto in una fase in cui spostarsi è diventato rischioso per tutti.

Rossella ferro riferisce, inoltre, di aver creato una specifica task force interna, formata da addetti del marketing e delle risorse umane, incaricati di monitorare e gestire la situazione di crisi. Azzerate o quasi le visite da esterni, sono state rese obbligatorie le mascherine per tutti i dipendenti, la misurazione della temperatura corporea ed è stato agevolato lo smart working per quanti potevano evitare di lavorare nello stabilimento della zona industriale di Campobasso.

Leggi l’articolo del Corriere della Sera qui

 

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