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Coronavirus e stop ai matrimoni, settore in ginocchio: il grido d’allarme di Confindustria Molise

Il vicepresidente Natale: “Siamo stati i primi ad essere fermati e saremo gli ultimi a ripartire”. In estate sì al turismo di prossimità


CAMPOBASSO. Lo stop ai matrimoni, per effetto dell’emergenza sanitaria in atto sta mettendo in crisi, anche in Molise, il settore del wedding. “Siamo stati i primi ad essere fermati e saremo gli ultimi a ripartire”. Queste le parole di Mauro Natale, vicepresidente di Confindustria Molise e Consigliere nazionale di Assoeventi, preoccupato dalla crisi del settore wedding ed eventi conseguente alla pandemia di Covid 19.

“Si parla del 100% dei rinvii per l’anno in corso, con una perdita stimata del business nel settore di circa 26 miliardi di euro. Ma ciò che destabilizza di più – aggiunge il vicepresidente Natale – è l’incertezza del futuro e dei comportamenti da tenere in termini di sicurezza, perché gli eventi prevedono assembramenti. Riuscite a immaginare un matrimonio con le mascherine, senza abbracci, senza ballare, insomma con le distanze sociali previste, in attesa del vaccino?

Siamo fermi e insieme a noi proprietari di strutture ricettive è ferma tutta la filiera degli eventi, imprese e professionisti del settore: wedding planner, moda sposa e abiti da cerimonia, viaggi di nozze, fotografi, operatori video, fioristi, musicisti, ristoratori, negozi di bomboniere eccetera. Possibile che con un settore così vitale per l’economia finora non sono stati fatti provvedimenti da parte del governo? Siamo consapevoli che nulla sarà più come prima, ma abbiamo bisogno di direttive precise per regolamentare la nuova “stagione” degli eventi che probabilmente inizierà nella “fase 3”.

Da parte del presidente di Assoeventi Michele Boccardi c’è una precisa richiesta al Governo: finanziamenti a fondo perduto, a valere sul PON 2014-2020, per le imprese turistiche (trasversalmente intese come all’articolo 61 del Decreto Cura Italia) che abbiano registrato una riduzione di fatturato nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 30 giugno 2020 superiore al 50% rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Si tratta di una richiesta già inviata al Governo, con una nota firmata da Assoeventi e Federturismo.

VIAGGI E VACANZE. Perdite pesanti anche sul fronte viaggi e vacanze. Il presidente della sezione Turismo di Confindustria Molise Rino Morelli commenta: “Abbiamo gli alberghi fermi praticamente da febbraio. Sono saltate le vacanze pasquali, i ponti del 25 aprile e del primo maggio, sono state azzerate le prenotazioni per viaggi di lavoro, annullate le gite scolastiche e le vacanze studio all’estero. Oggi abbiamo tutto il settore in ginocchio, dagli alberghi ai tour operator. Ricordo che il turismo italiano genera il 12% del pil nazionale, pari a 146 miliardi di euro. L’estate è alle porte e vogliamo scongiurare che la stagione sia interamente compromessa.

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