Una soluzione avanzata dal ministro per l’Istruzione Lucia Azzolina durante la riunione con i sindacati e il premier Conte


Distanziamento sociale a scuola da garantire con pannelli di plexiglass, oltre che visiere al posto delle mascherine per meglio tutelare anche gli studenti disabili.
Queste alcune delle ipotesi avanzate dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina durante la riunione con il premier Conte e i sindacati e riferite da Valentina Santarpia per il Corriere della Sera.

La ministra – si legge – ha spiegato che “l’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza, auspicabilmente entro settembre, con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”. Pertanto, si pensa di “compartimentare” i banchi, sulla scorta di altri Paesi europei, “attraverso pannelli di plexiglass così da garantire la sicurezza che ci sta a cuore”.

Per quanto concerne il rientro in classe, i presidenti di Anci e Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini ed Antonio Decaro, hanno però evidenziato “molte criticità”, ponendo il problema delle risorse e del personale necessario per la riapertura nel rispetto delle prescrizioni indicate dal Cts. Ma anche le questioni dell’edilizia scolastica, la riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, “un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”.

Criticità, a quanto pare, non ancora risolte. Con i sindacati, rappresentati in primis dal segretario della Cgil Maurizio Landini e dal segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, per i quali “la discussione sulla ripartenza è importante ma in grave ritardo”. E che hanno deciso di confermare lo sciopero programmato per lunedì prossimo.

Tuttavia, Azzolina ha rimarcato auspicando l’unità tra le parti: “Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi e ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera. Sarà un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio. Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se ci mettiamo tutti attorno a tavolo. Lavoriamo tutti, ciascuno per la propria parte, il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola”.

“Vogliamo tenere quanto più possibile unito il gruppo classe – ha aggiunto – Daremo strumenti flessibili alle scuole per agire. Stiamo aspettando i dati sull’edilizia dagli Enti locali. A breve chiuderemo le Linee guida condivise per settembre”.

 

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