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Il vero volto del Paleolitico: il bimbo di 600mila anni fa rivive in una scultura

L’opera, della paleo-artista francese di fama internazionale, Élisabeth Daynès, andrà ad affiancarsi al famoso dentino ed entrambi saranno in esposizione nelle prossime settimane


ISERNIA. Archiviata la polemica sul cartoon Janka, c’è l’ufficialità: arriverà dalla Francia, nei prossimi giorni, al Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia la scultura antropologica del bambino vissuto a Isernia circa 600mila anni fa, opera della paleo-artista francese di fama internazionale, Élisabeth Daynès, tra i principali esperti al mondo nel difficile processo di ricostruzione degli ominidi.

A dare l’annuncio la Direzione regionale Musei Molise che spiega: “Così come per l’Australopiteco Lucy e l’Hobbit Flores, l’artista francese ha creato un modello unico e specifico del bambino, utilizzando le informazioni scientifiche, supportata dalla collaborazione con il professor Carlo Peretto e con il suo team di ricerca dell’Università degli Studi di Ferrara, basandosi su centinaia di studi e di interpolazioni elaborate a partire dallo studio del dentino scoperto nel sito di Isernia La Pineta”.

Dunque, il Museo del capoluogo pentro, alla stregua dei più importanti musei internazionali di preistoria, avrà presto in mostra uno dei suoi capolavori. Un’opera che, insieme al famoso dentino del bambino, sarà messa in esposizione nelle prossime settimane.

02 Allestimento dentino“Un lavoro lungo, – recita la nota ufficiale – che ha incontrato non poche difficoltà organizzative da parte della Direzione Regionale Musei Molise, che non da ultimo, in piena pandemia e con il personale in modalità di lavoro agile, ha dovuto riprogrammare l’arrivo della scultura, con tutte le annesse problematiche di carattere amministrativo, per consentire il trasporto in sicurezza. La riproduzione del bambino di Isernia sarà un complemento fondamentale del nuovo allestimento (nella foto a sinistra) del Museo Nazionale del Paleolitico, che prevede una scenografica vetrina multimediale di grandi dimensioni, in cui il dentino (il più antico reperto umano scoperto in Italia) sarà reso comprensibile grazie a un applicativo multimediale che non solo consentirà di apprezzare visivamente il piccolo reperto, interagendo con la sua riproduzione in grandi dimensioni grazie a un sistema touch, ma fornirà le informazioni necessarie a comprenderne il significato”.

rinoceronte paleolitico“Del riallestimento – spiega ancora la Direzione Musei – faranno parte anche alcune riproduzioni a grandezza naturale di alcuni degli animali che vivevano in quell’area, come testimoniato dai ritrovamenti di resti ossei. Le riproduzioni di un megacero, di un rinoceronte (nella foto a destra), di un bisonte e di un orso sono al momento in corso di completamento presso il laboratorio Prehistoric Minds di Bologna, la cui alta specializzazione è nota a livello internazionale.
Presto sarà quindi possibile percorrere gli spazi del Museo Nazionale del Paleolitico nel suo nuovo e più coinvolgente allestimento, un ulteriore contributo importante dell’offerta culturale dei Musei della direzione Regionale Musei Molise”.

 

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