Il ministro dell’Istruzione: sufficiente la mascherina quando non c’è il distanziamento. Ribadito che le lezioni cominceranno il 14 settembre in presenza
Scuola, dal 14 settembre si torna in classe. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, specificando che dove non sarà possibile garantire il distanziamento gli studenti dovranno usare la mascherina.
“La scuola il 14 riapre. Nessuno di noi pensa che si possa tornare a un lockdown generalizzato – ha detto Azzolina in un’intervista al Corriere della Sera – Siamo più preparati. E laddove si verificasse qualche caso locale, abbiamo considerato il rischio chiusura e preparato gli strumenti per affrontare la situazione”.
Una posizione che tiene conto del pronunciamento espresso dal Comitato tecnico scientifico, che nel verbale del 12 agosto, chiarisce ancora il Corsera, impone “l’obbligo delle mascherine nelle situazioni temporanee in cui fosse impossibile garantire il prescritto distanziamento fisico”.
Dichiarazioni che hanno fatto insorgere il mondo della scuola, con i presidi che non hanno preso neppure le ferie per garantire il distanziamento, ora non più condicio sine qua non, a sentire il Cts. Nuova bufera sulla ministra, dunque, che è intervenuta nuovamente per chiarire. “La mascherina è fondamentale laddove il distanziamento non c’è – la puntualizzazione di Lucia Azzolina – Il Cts lo aveva già scritto il 7 luglio. Ma noi stiamo lavorando al distanziamento e continueremo a farlo. Ci sono Paesi europei che dicono: se non hai il distanziamento metti la mascherina e basta. Noi stiamo facendo di più: stiamo lavorando per garantire a tutti il distanziamento”.
Nel frattempo, ha specificato la titolare dell’Istruzione a Radio Anch’io, sono in arrivo 2,4 milioni di banchi e 11 milioni di mascherine al giorno, 50mila litri di gel igienizzante e test rapidi per il personale scolastico. Ma l’attesa è per la consegna dei nuovi banchi monoposto, se arriveranno prima dell’inizio delle lezioni.
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