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Isernia, servizio tributi verso il rinnovo: in ballo il destino di 32 lavoratori

La possibilità della proroga della convenzione con Ica Creset, che ha incassato l’ok dei revisori dei conti ma il niet del dirigente tecnico, sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale previsto, in prima convocazione, già domani


ISERNIA. Torna a riunirsi il Consiglio comunale di Isernia, rigorosamente in videoconferenza nel rispetto delle misure anti-Covid. La riunione dell’assise civica è convocata per domani, lunedì 30 novembre alle 19, e in seconda convocazione per mercoledì 2 dicembre alle 17.
In agenda non solo la ‘Salvaguardia degli equilibri finanziari e variazione al bilancio di previsione per gli esercizi 2020-2022’, ma anche l’adesione all’accordo quadro per l’affidamento del servizio di supporto alla gestione e riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie. In sostanza, la proroga dell’intesa con Ica Creset, argomento già molto dibattuto a palazzo San Francesco.

Con determinazione della Regione Molise n.84 del 28 agosto scorso, è stata estesa la validità della convenzione fino al 31 dicembre e l’amministrazione – recita la proposta di delibera – “ha intenzione di procedere ad una nuova adesione all’accordo quadro vigente, con scadenza ad un anno dalla stipula del contratto, con possibilità di rescissione entro 6 mesi dalla sottoscrizione del contratto tra la Regione ed il nuovo concessionario”.

E se i revisori dei conti hanno espresso parere favorevole, dando di fatto il via libera alla rinnovata intesa tra Comune e Ica, il dirigente dell’Area tecnica Antonello Incani conferma il proprio parere contrario, evidenziando sulla base dei risultati del biennio 2018-2019 la non convenienza dell’accordo.

“Tale non convenienza – si legge nel documento – si evidenzia soprattutto con riferimento:
1) all’affidamento, dietro pagamento di un aggio, anche della riscossione spontanea (in primis, a titolo di esempio, per la sola IMU riscossa in autoliquidazione dagli stessi contribuenti l’aggio previsto del 2,40 % rappresenta circa 80.000,00 euro all’anno);
2) ai procedimenti posti in essere nell’anno 2018 per l’acquisizione di talune entrate (proventi del Servizio Idrico Integrato) che, con riferimento all’annualità 2013, non risultano essere stati effettuati nei confronti degli utenti nelle modalità e nei termini prescrizionali previsti dalla vigente normativa (vedi parere dell’Ufficio Legale – nota protocollo n°31842/2019);
3) alla misura del tasso di riscossione registrato dagli accertamenti delle altre entrate comunali per recupero evasione fiscale (IMU-TASI-TARI in misura pari al 13,6%) con squilibrio di alcuni parametri obiettivi segnaletici del rapporto Riscossioni / Accertamenti dell’Ente ex art. 242 del TUEL”.

Il dirigente tecnico, pertanto, consiglia all’amministrazione di affidare all’esterno esclusivamente la fase della riscossione coattiva.

Tuttavia, la questione è tutt’altro che di semplice risoluzione, considerando altresì che dalla proroga della convenzione dipende il destino di 32 persone: gli ex dipendenti di Esattorie, oggi in forza all’Ica Creset. Anche in virtù di tale aspetto, ossia della salvaguardia delle unità occupazionali, d’Apollonio e i suoi sarebbero intenzionati ad andare avanti, nonostante il niet tecnico. E quindi a difendere in Aula la possibilità di rinnovo dell’accordo.

 

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