HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLIArturo Stagliano da Guglionesi, un protagonista dell’arte italiana d’inizio Novecento

Arturo Stagliano da Guglionesi, un protagonista dell’arte italiana d’inizio Novecento

Tante e molto apprezzate le opere realizzate dallo scultore e pittore molisano


di Alessandra Gioielli

Arturo Stagliano nacque a Guglionesi il 10 marzo 1867, da Angelo e Virginia Zucconi. Frequentò l’Accademia di Belle Arti a Napoli, dove fu allievo del pittore Domenico Morelli (1823-1901). Finiti gli studi, conobbe lo scultore piemontese Leonardo Bistolfi (1859-1933) e, nel 1904, decise di trasferirsi a Torino presso il suo studio, dove perfezionò le tecniche scultoree.

Dopo aver realizzato ad Aosta la statua di Sant’Anselmo (1909), Stagliano si affermò come scultore e creò varie opere monumentali, fra cui la statua equestre del Generale Giuseppe Govone ad Alba (1929) e i monumenti ai Caduti della prima guerra mondiale a Novara (1925-26), Cuneo (1934), Alba (1924) e Treviso (1926-31). Quest’ultimo monumento, intitolato “Gloria”, è considerato il capolavoro artistico di Stagliano e venne inaugurato il 4 novembre 1931 alla presenza del re Vittorio Emanuele III, una cerimonia documentata in un cinegiornale dell’Istituto Luce.

Molto apprezzati furono anche i suoi bronzetti: Centauro, Falciatore, Nudo di donna, Nudo maschile, Soldato, Uomo con ovino, Resanata resurgo, Testa di donna, Testa di giovane uomo, Allegorical Cup, Fauno, Maternità, Giavellottista.

Probabilmente sottovalutata è stata l’opera pittorica di Arturo Stagliano. Produsse soprattutto ritratti femminili: popolane, bambine, giovanette, nobildonne, musiciste. Un paio di suoi quadri riguardano il mondo delle zampogne: “Novena ciociara” e “Zampognaro e ragazza”.

Agli inizi della sua carriera, nel 1887, espose il dipinto “Fiore appassito” alla Mostra della Società Promotrice delle Belle Arti di Napoli, alla quale fu nuovamente presente nel 1891 con i dipinti “Regalo di nozze” e “Fiori”. Nel 1929 partecipò alla Mostra Sindacale Fascista della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino con la scultura in bronzo “Fauno”; alla stessa mostra fu ancora presente in edizioni successive. Nel 1933 espose “Ritratto” e “Testa di Cristo” alla prima Mostra di Firenze del Sindacato Regionale Fascista delle Belle Arti.

Arturo Stagliano è morto a Torino nel 1936.

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