HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'"Ci rendete schiavi, maledetti". La protesta No green pass arriva a Campobasso

“Ci rendete schiavi, maledetti”. La protesta No green pass arriva a Campobasso

Nel tardo pomeriggio un’ottantina di cittadini ha manifestato davanti al Municipio. Sono contrari anche al vaccino. Ecco che cosa dicono e dove vogliono arrivare. Video.


di Maurizio Cavaliere

Protestano anche a Campobasso i ‘No green pass’. Ottanta-cento persone si sono radunate oggi pomeriggio di fronte al Municipio perché per loro quello, è un segno chiaro del potere che combattono, e perché vorrebbero parlare con qualcuno… che non c’è. Due giorni dopo l’approvazione del Decreto Legge che anticipa l’obbligatorietà dal 6 agosto del Green Pass per lo svolgimento di diverse attività quotidiane, non solo ricreative, il popolo dei contrari alle decisioni governative e delle Istituzioni mondiali e nazionali della sanità estende la sua protesta alla ‘certificazione verde’’ per chi ha fatto il vaccino (almeno una dose), per chi è guarito dal Covid-19 e per chi avrà effettuato un test molecolare o antigenico rapido negativo.

Si alza il coro ‘No green pass’, ci sono anche dei cartelli, ma soprattutto c’è più di un cittadino che manifesta apertamente il suo sentimento di sdegno e di odio verso i potenti per quella che, un po’ per tutti, in questo gruppo di persone, è una montatura ad uso e consumo di qualcuno, di affaristi soprattutto.

Tra di loro ci sono quelli che non hanno mai usato le mascherine durante la pandemia, i cosiddetti ‘no mask’ e ci sono quelli che sono contrari al vaccino dal primo momento.

Le loro motivazioni sono state legittimamente portate in piazza. A coinvolgere la folla c’è un Carabiniere in pensione che arriva da Pavia. Ha fatto la scuola allievi Carabinieri di Campobasso. E’ in piazza con moglie e le due figlie “che – dice – hanno fatto un video su Tik Tok (presumibilmente contro il Green Pass, ndr) che aveva ricevuto 7mila like e che la multinazionale cinese della video comunicazione dei clip musicali a sfondo prevalentemente ludico ha cancellato, provocando la rabbia del ‘nostro’. Si chiama Mariano Fattore ed è noto per aver realizzato progetti di solidarietà, su tutti il sostegno a Santa Rosa, villaggio a Nord di Lima in Perù. Brigadiere fino al 2005 (25 anni nei Carabinieri, poi molto giovane in congedo dopo un incidente) la sua storia è passata più volte sui media nazionali. Stasera era a Campobasso per dire quello che pensa. Ce l’ha col Generale Figliuolo, ce l’ha con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ce l’ha in sostanza con il sistema. E arringa i cittadini campobassani che rispondono con applausi ad ogni suo ‘attacco al potere’. Nel video in alto vi proponiamo il suo punto di vista. Per lui e per il popolo dei ‘No green pass’ non si parla abbastanza di loro.

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Oltre a Mariano ci sono diversi cittadini campobassani che sono presi come riferimento tra i presenti. C’è ad esempio Gabriele Di Cienzo che è il portavoce dell’associazione apolitica ‘Regnum Dei’ e al tempo stesso è coordinatore provinciale di Forza Nuova. “Oggi rispondiamo ad un appello che da tempo è stato lanciato sul web a tutti quelli che, come noi – dice – indipendentemente da un’associazione politica e dalla città di provenienza, vogliono protestare contro l’angheria’ del Green Pass. Siamo qui perché questo strumento viola diversi diritti costituzionali. I virologi e i media continuano a dire che in fase di epidemia non si va a vaccinare la massa perché questo potrebbe produrre delle varianti. Vorremmo quindi dei chiarimenti e capire perché lo Stato sta prendendo questa direzione. Il Green Pass – prosegue – ci rende schiavi nel nostro Paese.

“La cosa più grave è che virologi e scienziati parlano di una terapia genica sperimentale per la quale non si conoscono gli eventuali postumi di breve, medio e lungo termine E ora ci dicono che anche i ragazzini, per andare a scuola, per andare in palestra, per fare sport, eccetera, devono avere questo Green Pass”.

Gabriele prosegue e arriva alla conclusione che è quella propria di tutti quelli come lui riuniti in piazza Municipio. Ci arriva dopo aver detto che: “Le terapie alternative al vaccino, tipo il plasma, esistono. Ce ne sono venti – dice e aggiunge – I ventilatori forzati hanno fatto più morti del Covid”.

Quella di stasera è dunque per i No Mask, No vax e No Green Pass una tappa interlocutoria per arrivare a una manifestazione più grande. “Stasera vogliamo far capire alla gente di Campobasso che è il momento di scendere in piazza perché troppe cose non funzionano, perché ci sono troppi controsensi, troppi contrasti tra Governanti e scienziati”. Si sentono in sostanza scippati della libertà, si sentono presi in giro. Il Green Pass non è che la punta dell’iceberg. E l’iceberg, per loro, non si è distaccato dai ghiacciai polari, ma è stato messo lì da qualcuno.

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