Pubblicato il rapporto ‘Ecosistema urbano’ che fotografa le performance di 105 capoluoghi di provincia sulla base della sintesi tra 5 macroaree
CAMPOBASSO/ISERNIA. Altro che svolta green: Campobasso e, ancor più Isernia, restano in fondo alla classifica delle città verdi d’Italia.
Lo attesta il 28esimo rapporto ‘Ecosistema urbano’ realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che fotografa, con dati relativi al 2020, le performance ambientali di 105 capoluoghi di provincia.
La graduatoria mette in ordine le città più verdi sulla base della sintesi tra 5 macroaree: aria, acqua, mobilità, verde, rifiuti.
Nella classifica generale Campobasso figura all’82esimo posto e di fatto, rispetto allo scorso anno ha guadagnato diverse posizioni (era al 91esimo posto).
Tra gli indicatori più penalizzanti, il 102esimo posto per le piste ciclabili, 99 esimo per il Pm10, 98esimo per la dispersione della rete idrica, 97esimo per i rifiuti differenziati, 91esimo per l’efficienza della depurazione. Va meglio (9° posto) per quanto riguarda le vittime della strade, consumi idrici e rifiuti prodotti (15° posto).
Situazione peggiore per Isernia, che – piazzandosi al 99esimo posto – figura tra i 10 capoluoghi meno virtuosi d’Italia. Non solo. Rispetto allo scorso anno ha perso una ulteriore posizione. Tra gli indicatori più penalizzanti, il 103esimo posto per il verde pubblico, il 101esimo per il Pm10 e il 100esimo per il solare pubblico. Infine, va meglio per i consumi idrici: Isernia conquista infatti il 5° posto in Italia.
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