Le chat con l’ex membro del Csm sarebbero “indicative di una formazione distorta della volontà dell’organo consiliare, che non si è indirizzata sull’individuazione del candidato maggiormente meritevole”. Si prospetta il ricorso al Consiglio di Stato


ROMA. Il Tar Lazio ha respinto il ricorso del magistrato barese Isabella Ginefra contro la delibera con cui, nel febbraio dello scorso anno, il Consiglio superiore della magistratura le aveva tolto l’incarico di procuratore capo di Larino, annullando in autotutela la sua designazione e nominando al suo posto Elvira Antonelli, a causa di alcune conversazioni con Luca Palamara, risalenti al periodo appena precedente la sua nomina alla guida della Procura frentana.

Per il Tribunale amministrativo – riferisce Repubblica – le chat fra Ginefra e Palamara sarebbero “indicative di una formazione distorta della volontà dell’organo consiliare, che non si è indirizzata sull’individuazione del candidato maggiormente meritevole”.

Il magistrato ora potrà presentare ricorso al Consiglio di Stato.