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Guinness World Records, 18esimo Certificato per il campobassano Michele Santelia

Omologata l’ultima opera, ossia La Canzone dei Nibelunghi interamente ritrascritta al contrario


CAMPOBASSO. Il Guinness World Records ha omologato l’ultima opera di Michele Santelia, il molisano di Campobasso che ritrascrive integralmente al contrario digitando su quattro tastiere bianche di computer senza vedere il videoterminale durante la digitazione, opere letterarie internazionali nella loro lingua originale, straniera o arcaica come il geroglifico, l’ebraico antico, la lingua Maya, il codice di Voynich, il cuneiforme, il cinese tradizionale, l’etrusco, la lingua osca, ecc.

Ad avere il riconoscimento l’81esimo volume riprodotto denominato: “Das Nibelungenlied Backwards”, ossia La Canzone dei Nibelunghi al Contrario tratto dal Das Nibelungenlied, di autore anonimo, scritto in germanico antico medievale intorno al 1190 – 1204. Si tratta del 18esimo Certificato per l’artista molisano che commenta: “Ho dedicato la ‘Das Nibelungenlied Backwards’ con grande commozione   ed emozione ai ‘diversamente abili di tutto il mondo’, a tutti coloro che soffrono quotidianamente in una società bigotta e maldestra che molte volte li ignora e quasi nulla fa per rendere la loro vita più serena e tranquilla; una società che non si rende conto del loro valore estrinseco ed intrinseco e di quanto possano essere utili per tutti noi e per la nostra realtà sociale. Una società che si ricorda dei diversamente abili solo quando vincono le medaglie alle paraolimpiadi: che viltà…! Non è assolutamente giusto che ci ricordiamo dei diversamente abili solo quando vincono delle medaglie durante le paraolimpiadi, mentre li lasciamo nell’oblio durante tutto il corso della loro vita”.

L’opera, un poema epico scritto in alto tedesco medio agli inizi del XIII secolo che narra delle vicende dell’eroe Sigfrido alla corte dei Burgundi e della vendetta di sua moglie Crimilde, è composta complessivamente da: 462 pagine, 84.753 parole, 451.976 caratteri, 9.888 paragrafi e 13.851 righe; è un del peso di 28,700 kg.

“Anche in questa mia nuova esperienza – ancora Santelia – mi piace ribadire e rimarcare che scrivo al contrario proprio per contestare  un mondo che paradossalmente va alla rovescia e non credo proprio di poter essere smentito: vedasi gli ultimi eventi, in particolare la subdola, vile aggressione e invasione dell’Ucraina […] Dedicherò la mia prossima opera all’eroico popolo ucraino e a tutte le sue innocenti vittime”.

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