Secondo il nuovo decreto, bisogna risostenere l’esame di guida


di Domenico Carola*

Ecco cosa dice il nuovo regolamento. Tutti gli automobilisti e i guidatori di altri veicoli a motore per utilizzare il proprio mezzo hanno sostenuto un esame di guida che ha dato loro la tanto ambita patente da sempre desiderata.

Capita però, che a causa di mancata voglia di guidare, di amaxofobia (paura di guidare) o per altre situazioni, questa rimanga inutilizzata e che quindi quando bisogna rinnovarla si pensa a farlo il più tardi possibile.

Questo non solo comporta una sfiducia verso l’affrontare la guida e a superare le proprie paure, ma potrebbe portarci a dover risostenere l’esame di guida se il rinnovo della patente viene fatto oltre la data di scadenza.

La legge di conversione del decreto Mims ha portato una serie di novità per quanto riguarda la circolazione dei mezzi a motore e non sulle strade. Con la conversione, si vanno ad aggiungere e a rafforzare le ultime riforme approvate negli ultimi 18 mesi e a intensificare le linee guida delle politiche green riguardo ai trasporti del sistema europeo.

Questo è stato fatto in modo che secondo il Ministero delle Infrastrutture, l’Italia possa iniziare a diventare sempre più sostenibile cominciando con un percorso che prevede nuove linee guida.

Tra queste nuove riforme c’è l’accelerazione del rilascio della patente di guida e che gli esami possono essere sostenuti non solo da coloro che hanno seguito dei corsi dagli uffici preposti, ma anche da tutti i dipendenti del Mims.

Alcuni possessori di patente A1 o A2 devono frequentare un corso di formazione per entrare in possesso della patente A o A2.

Questo vale anche per le abilitazioni professionali e anche per il rilascio del certificato di idoneità professionale.

Tutti coloro che posseggono dei ciclomotori e cambiano residenza non dovranno più aspettarsi il tagliando cartaceo da apporre sul mezzo tramite posta, perché l’aggiornamento avverrà in modo automatico nei circuiti dell’archivio nazionale dei veicoli.

La patente di tipo A o A2 potrà essere ottenuta da coloro che posseggono la patente A1 o A2 (e in questo caso vogliono ottenere la A), senza sostenere un nuovo esame pratico, ma solamente seguendo un apposito corso di formazione.

La novità del decreto che non piacerà agli automobilisti fermi da tempo. Ma oltre tutte queste belle novità, ce n’è una che potrebbe essere non positiva per coloro che rinnovano la patente oltre il termine di scadenza previsto e che quindi potrebbero ritrovarsi in una brutta situazione.

Il titolare di una patente che risulta scaduta da oltre cinque anni e che non è stata rinnovata entro questo termine, si ritroverà in una situazione che di certo non gli farà piacere.

Al conducente sarà chiesto, senza aver bisogno di rifrequentare un corso di formazione e senza dover sostenere l’esame teorico, di effettuare un esame pratico e solo dopo il superamento di questo gli verrà rilasciato, se idoneo, la patente di guida.

Questo è stato deciso dato che molte persone rimaste ferme per molto tempo senza rimettersi alla guida, non hanno più familiarità con il mezzo e con la strada e quindi potrebbero costituire un danno alla circolazione e agli altri automobilisti.

In questo modo, invece, verrà accertato che il conducente sarà idoneo per tornare ad immettersi sulla strada e che la sua patente sarà rilasciata per via della sua prova pratica positiva.

*Osservatorio Codice della Strada ‘Il Sole 24 Ore’