Figurano degli indagati nell’inchiesta aperta dalla Procura di Chieti per fare luce sul decesso del 68enne avvenuto dopo 6 giorni dopo l’operazione
CHIETI/ISERNIA. È fissato per mercoledì mattina, 21 dicembre, il conferimento dell’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sulla salma del 68enne isernino, morto la scorsa settimana al policlinico di Chieti, 6 giorni dopo essersi sottoposto a un intervento di ernia iatale.
Sul caso, dopo la denuncia da parte dei familiari ai carabinieri, la Procura teatina ha aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato è omicidio colposo e nel registro degli indagati, stando a quanto si è appreso, figurano diversi sanitari.
L’esame autoptico contribuirà a fare luce sulle cause che hanno portato al decesso. I familiari, assistiti dall’avvocato Enzo Di Lodovico, chiedono di sapere cosa sia accaduto. Sottengono infatti di non aver avuto dai medici nessuna spiegazione.
Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, l’uomo lo scorso 7 dicembre è stato ricoverato al policlinico, per essere operato il giorno successivo. Subito dopo però ha iniziato ad avvertire dolori alla cassa toracica e così fino al 13 è stato sottoposto ad alcuni esami diagnostici, fra i quali una Tac e un elettrocardiogramma. Alle 5 del mattino del 14 dicembre la situazione è precipitata e il 68enne è stato trasferito nel reparto di Rianimazione in condizioni gravissime. Un paio d’ore dopo è morto.
Deb.Div.