In merito alla posizione presa da Iorio, Micone, Cefaratti e Romagnuolo, che hanno chiesto l’intervento del Governo e della Procura


CAMPOBASSO. I consiglieri regionali Michele Iorio, Gianluca Cefaratti, Salvatore Micone e Aida Romagnuolo chiedono l’intervento del Governo e della magistratura contestando l’operato del presidente-commissario Donato Toma sulla sanità, arriva l’attacco del consigliere del M5s Vittorio Nola.

“Un vero specchietto per le allodole, se guardiamo al dietrofront che ha visto protagonista lo stesso Iorio nell’ultimo Consiglio regionale e che di fatto ha tenuto in piedi Toma e la maggioranza – ha affermato Nola – Ma anche all’atteggiamento di Romagnuolo e Micone, assenti in Aula, o a quello del consigliere Cefaratti che ha espresso un voto negativo al Rendiconto 2021 sapendo che non avrebbe avuto ormai alcun peso specifico”.

“Infatti mi chiedo: perché questi signori non scrivono ai Ministeri contro Donato Toma, per il tema legato ai rifiuti e all’inquinamento della Piana di Venafro? O per la crisi dei servizi di trasporto pubblico, per le bollette dell’acqua che stanno arrivando ai molisani o per gli effetti della sciagurata legge regionale denominata ‘Area Quadri’, partorita dall’esecutivo Iorio e recentemente annullata dalla Corte Costituzionale? Ma soprattutto, perché alcuni di loro non si dimettono, come già ho chiesto nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, dalle cariche che lo stesso Toma gli ha concesso e per cui ricevono ogni mese prebende e benefici connessi? In politica la memoria è corta – ha concluso Nulla – e forse i quattro consiglieri di maggioranza sperano di trarre beneficio da questo assioma. Io invece sono certo che i molisani stavolta non dimenticheranno le prese in giro di chi in questi anni poteva fare molto, ma non ha fatto nulla”.