Sulle prescrizioni affidate al ‘Cardarelli’ e sulla scelta di prevedere una sola schermatura per quella che è una cura salvavita
CAMPOBASSO. Radioterapia, sulle prescrizioni affidate al ‘Cardarelli’, come da provvedimento del commissario alla sanità Donato Toma, Gemelli Molise ha fatto sapere di aver “rimesso ogni opportuna valutazione alla Procura della Repubblica di Campobasso”.
“Il commissario Toma – le parole del presidente di Gemelli Stefano Petracca – nel tentativo di giustificare una condotta indifendibile e gravemente pregiudizievole per la salute dei cittadini, in aperta contraddizione con quanto stabilito dalla legislazione nazionale in ordine alle competenze del medico prescrittore e con quanto da egli formalmente disposto con il decreto n. 1/2023, afferma ora che l’intervento dell’oncologo prescrittore del Cardarelli, dottor Giglio, non attiene a profili scientifici e clinici ma è limitato alla valorizzazione economica delle prestazioni salvavita. Sta di fatto però che l’oncologo del Cardarelli, dottor Giglio, fa proprio il contrario”.
“In sostanza – precisa Petracca – egli interviene dal punto di vista scientifico e clinico sul piano di trattamento proposto dal Gemelli falcidiando le prestazioni necessarie e, in violazione di ogni protocollo scientifico, impone l’applicazione di una sola schermatura per la cura salvavita. Il piano terapeutico, così modificato dall’oncologo prescrittore è vincolante per il Gemelli. La questione sollevata dal Gemelli, è dunque, clinica e terapeutica e non economica (quest’ultima sarà affrontata in altra sede)”.
Mentre gli altri aspetti, appunto, saranno analizzati dalla Procura.