Gli indagati, tutti residenti in provincia di Pescara, sono finiti nella rete della Postale di Campobasso


CAMPOBASSO. Si spacciavano per operatori Inps e convincevano i malcapitati a inviare loro dei soldi. Sono finiti nella rete della polizia Postale di Campobasso sei soggetti, tutti residenti in provincia di Pescara, presunti autori di questa tipologia di truffa molto diffusa.

Nello specifico, gli indagati – impersonando appunto degli operatori dell’Inps – avrebbero contattato telefonicamente alcuni cittadini, inducendoli a recarsi presso l’ufficio postale più vicino con la promessa di ottenere rimborsi o accrediti a vario titolo. Le persone offese venivano quindi ingannate e portate ad effettuare ricariche Postepay a beneficio degli indagati, nell’erronea convinzione che ciò fosse necessario e finalizzato alla ricezione di tali rimborsi.

La sezione operativa per la Sicurezza cibernetica di Campobasso sta portando avanti numerose altre indagini per reati dello stesso tenore, volte ad assicurare alla giustizia gli autori di questa insidiosa tipologia di truffa. I cittadini tutti sono invitati, come sempre, a diffidare dalle comunicazioni dirette che non avvengano tramite i canali istituzionali degli Enti pubblici, e ad evitare di fornire qualsiasi dato personale, denunciando l’accaduto alle autorità competenti.