Tre giornate di fuoco in arrivo: Aurora Alto Casertano e Venafro potrebbero mettersi di traverso sia alla Serpa che ai Lupi e infrangere i sogni di gloria delle due società, che si sfidano ‘a distanza’ per salire di categoria


ISERNIA. Lo scivolone del Campobasso contro il Campomarino ha riaperto la lotta alla promozione nell’Eccellenza molisana. I Lupi, lo sappiamo, cercano un riscatto forte dopo la batosta subita in sede legale – non certo sui campi – che li ha costretti a ricominciare da zero, spinti dalla passione di una nuova proprietà e dall’amore incontrastabile dei suoi sostenitori. D’altro canto l’Isernia non è da meno: sono anni che i biancocelesti vogliono uscire da una categoria che sta loro stretta e riprendersi la Serie D, collocazione che sarebbe di certo più giusta per la società di Traisci e risultato che i tifosi aspettano da troppo.

Mercoledì scorso i rossoblù hanno archiviato un risultato tennistico nell’anticipo contro la Virtus Gioiese, riportandosi a +5 in classifica: ma l’Isernia è lì, col fiato sul collo. Le prossime tre giornate saranno fondamentali, con un calendario che parla da solo: tutto si deciderà tra le due ‘big’ e i ‘secondi convenuti’ dell’Aurora Alto Casertano e del Venafro. Si comincia già oggi, domenica 19 marzo, con i biancocelesti chiamati a tenere il passo dei Lupi contro i campani. Una vittoria sarebbe fondamentale nella corsa alla vetta, considerando che domenica prossima proprio l’Aurora sarà attesa al Selvapiana dal Campobasso. Poi, il 26 marzo, andrà di scena un altro big match: quello tra l’Isernia e il Venafro, storici rivali che sicuramente si daranno battaglia aspramente al ‘Lancellotta’. Infine, sabato 1 aprile, sarà il Campobasso ad affrontare i bianconeri, stavolta fuori casa al ‘Marchese Del Prete’.

Tre giornate che valgono un intero campionato: i Lupi dovranno dimostrare di essere la squadra da battere fino all’ultimo giro di lancette, mentre l’Isernia avrà dalla sua l’orgoglio e la cattiveria di voler conquistare un risultato a lungo inseguito. Sempre che gli avversari non ci mettano lo zampino…

Pierre