Da uno studio della Fisac Cgil, elaborato su dati di Bankitalia


CAMPOBASSO. La crisi delle famiglie italiane e la crisi delle banche. Ogni giorno in Italia poco meno di due sportelli bancari chiudono definitivamente i battenti e con essi oltre 15 dipendenti che giorno per giorno spariscono. E il Molise è la regione italiana che evidenzia i dati più preoccupanti.

A lanciare l’allarme è uno studio della Fisac Cgil elaborato su dati di Bankitalia. Lo scorso anno, sottolinea lo studio, le filiali sono diminuite di 664 unità, passando da 21.650 nel 2021 a 20.986. Nel 2017 erano 27.374. Di conseguenza il personale bancario nel 2022 è calato di 5.647 unità.

“Una dinamica di settore estremamente preoccupante che disegna una desertificazione, bancaria e occupazionale, al momento inarrestabile”, spiega Susy Esposito, segretaria generale della Fisac Cgil.

La riduzione degli sportelli bancari è generalizzata in tutte le regioni e ha inciso in misura maggiore, nel dato anno su anno, in Molise (-5,8%), nelle Marche (-4,9%) e in Sardegna (-4,1%). Rispetto agli ultimi 5 anni le flessioni maggiori si riscontrano sempre in Molise (-31,9%), in Abruzzo e in Valle d’Aosta (-26,9%).

Per quanto riguarda i dipendenti le flessioni maggiori in percentuale, tra il 2022 e il 2021, si sono registrate in Liguria (-19,9%), in Toscana (-9,7%) e in Campania (-7,6%). Sul raffronto 2017-2022 emergono in negativo ancora una volta la Liguria (-38,7%), seguita dalla Valle d’Aosta (-28,2%) e dall’Umbria (-26%).