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Legano in camera la figlia furiosa e ribelle: il giudice dà ragione ai genitori

Le motivazioni: “Metodi inadeguati ma correttivi”


TORINO. Un’adolescente difficile da gestire, furiosa e ribelle. Sono queste le motivazioni che hanno spinto una coppia a rinchiudere in camera la figlia, legandola mani e piedi con un foulard. E il giudice del tribunale di Torino ha dato loro ragione, definendo i loro metodi “inadeguati ma correttivi”.

La storia è stata raccontata da La Stampa. Tutto è cominciato quando la ragazza, di 14 anni, si è messa disperatamente a piangere e a urlare talmente forte che i vicini hanno allertato la polizia. Giunti sul posto, gli agenti hanno portato in questura la madre e il padre, entrambi di origine marocchina. I due sono poi stati arrestati con l’accusa di maltrattamento e di sequestro di persona.

Una realtà molto più complessa è venuta poi fuori nel corso dell’udienza di convalida. Infatti il giudice ha deciso per la scarcerazione della coppia che avrebbe, pur sbagliando nei modi, tentato di arginare i comportamenti difficili di una figlia adolescente decisamente ribelle. Qualche giorno prima la 14enne era stata arrestata per aver partecipato in gruppo alla rapina di un coetaneo.

 La ragazza, ormai da tempo, si rifiutava di andare a scuola e rientrava sempre tardi. Al giudice è stato anche mostrato un filmato in cui si vede la 14enne spaccare gli occhiali alla madre, in un altro è stata ripresa mentre afferra un coltello in cucina e minaccia i genitori. In altre occasioni ha devastato porte e finestre di casa. Anche il fratello ha confermato la versione dei genitori: “Da novembre 2022 non ascolta i miei genitori, non li rispetta, non ubbidisce, non collabora in casa”.

Da qui la decisione del giudice di non convalidare l’arresto per i genitori. Per il giudice “si tratta di una minore problematica che rivendica anche con violenza un grado di libertà e autonomia che appare mal conciliarsi con i suoi appena 14 anni”. Metodi “inadeguati ma correttivi”: per qualsiasi genitore, infatti, il reato di rapina contestato sarebbe stato “un serio allarme rispetto agli amici frequentati dalla figlia” e se l’hanno legata è stato solo “per arginare una figlia furiosa e fuori controllo”.

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