Sanità, sindaci a confronto col ministro: si attiva il Tavolo Tecnico per affrontare le criticità

La decisione a seguito dell’incontro dei primi cittadini con Schillaci. GUARDA IL SERVIZIO e la DIRETTA


ROMA. Attivare al ministero un tavolo tecnico ristretto per confrontarsi sulle criticità e far ripartire la sanità molisana. Questo quanto si è deciso a Roma, nel corso dell’incontro dei sindaci molisani con il ministro della Salute Orazio Schillaci che ha ricevuto tutti i primi cittadini arrivati nella capitale per far sentire la voce del territorio.

“Un confronto positivo e aperto – ha detto il presidente della Conferenza dei sindaci e primo cittadino di Agnone Daniele Saia – Il ministro Schillaci si è mostrato sensibile ai temi che abbiamo sottoposto alla sua attenzione, come l’uscita dal commissariamento e la creazione di un modello di sanità per il Molise che sia efficiente, efficace e sostenibile economicamente nel tempo”

“Un punto di ascolto – ha sottolineato il sindaco di Campobasso Roberto Gravina – tenuto conto del fatto che ci sono delle prerogative che attengono al commissariamento, in questo gioco un po’ infernale. E infatti abbiamo sottolineato che il commissariamento in Molise ha solo finito con il peggiorare l’offerta sanitaria. A questo vanno aggiunti i temi toccati velocemente, come la rete dell’emergenza-urgenza, l’organizzazione sanitaria che significherà anche decidere il ruolo effettivo dei dei privati per garantire che poi le cure siano prestate effettivamente a tutti i cittadini molisani”

“Speriamo che alle parole seguano i fatti – ha detto il sindaco di Isernia Piero Castrataro – Il tavolo ristretto servirà ad affrontare le questioni più urgenti e dare risposte e risultati immediati”

Durante il confronto con Schillaci si è anche parlato della necessità di nuove assunzioni. A chiederlo il sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso Francesco Roberti. “È inutile – ha detto – dire di potenziare gli ospedale se poi mancano i medici. Sulla base di questo, all’interno del Governo, si stanno studiando norme che consentiranno agli specializzandi di cominciare a lavorare in corsia già nel primo triennio del percorso”

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