Incontro al ministero con una delegazione abruzzese e molisana, alla presenza dei vertici Anas, per risolvere la questione della pericolosità della trafficata arteria stradale


ROMA. Incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra il vicepremier Matteo Salvini e una delegazione di sindaci molisani e abruzzesi, alla presenza dei vertici Anas. Nell’occasione – si apprende – è stato fatto il punto sulla situazione delle infrastrutture e dei collegamenti del territorio.

In particolare, è stato affrontato il nodo della Strada Statale 650 Trignina – principale arteria di collegamento tra Adriatico e Tirreno – che collega la costa, all’altezza del Comune di San Salvo, con l’interno, fino a Isernia, preziosa anche per il traffico pesante.

Strada, purtroppo, caratterizzata da una elevata incidentalità, con l’esigenza sollevata dagli amministratori locali di messa in sicurezza (con particolare riguardo agli svincoli) e l’obiettivo del raddoppio del tratto tra San Salvo e Trivento.

Anas, nell’occasione, ha sottolineato lavori di manutenzione per circa 90 milioni tra interventi ultimati, in corso o di prossimo avvio.

Presenti, tra gli altri: Pasquale CORALLO, Sindaco di Trivento; Giovanni GALLI, Sindaco di Salcito; Angelo MINNI, Sindaco di Roccavivara; Sergio SAMMARTINO, Sindaco di Montemitro; Corrado ZARA, Sindaco di San Felice del Molise; Giacomo MATASSA, Sindaco di Mafalda; Simona CONTUCCI, Sindaco di Montenero di Bisaccia; Roberto Di PARDO, Sindaco di Petacciato; Eugenio SPADANO, Vice Sindaco Comune di San Salvo; Carlo MORO, Vice Sindaco di Lentella; Lino GIANGIACOMO, Sindaco di Fresagrandinaria; Giovanni GIAMMICHELE, Vice Sindaco di Dogliola; Ernano MARCOVECCHIO, Comune di Tufillo; Walter DI LAUDO, Comune di Celenza sul Trigno, Luigi FRANGIONI, Roberto FRANGIONE e Sabrina BOCCHINO, per il Comune di San Giovanni Lipioni; Maria Giovanna MATURO; Luciano PILUSO, Sindaco di Schiavi d’Abruzzo.

Nella delegazione Anas era presente anche l’amministratore delegato Aldo Isi. Per il Mit anche il consigliere giuridico del ministro, Michele Marone.