HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Isernia, rivoluzione del Piano Urbano del Traffico: l'A.J. Mobilità ricorre al Tar

Isernia, rivoluzione del Piano Urbano del Traffico: l’A.J. Mobilità ricorre al Tar

Continua la battaglia legale tra la società che gestisce i parcheggi a pagamento e il Comune. In Consiglio il botta e risposta sul parere ‘criptato’


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Un ricorso al Tar per impugnare l’avvio del procedimento di modifica del Piano Urbano del Traffico, voluto dalla Giunta comunale per adeguare il piano alle esigenze di mobilità attuali di Isernia. È quello presentato dall’A.J. Mobilità, la ditta che gestisce attualmente il servizio dei parcheggi a pagamento.

Va avanti dunque la battaglia legale tra ditta e Comune e nei prossimi giorni è anche atteso il verdetto del giudice del Tribunale di Spoleto in merito a un decreto ingiuntivo.

La questione soste blu – e i contenziosi ad essa legati – è approdata oggi in Aula a Palazzo San Francesco. Il consigliere di Forza Italia Raimondo Fabrizio ha infatti presentato un’interrogazione nella quale chiedeva di conoscere le ragioni per le quali, tra gli atti del procedimento di modifica del Put, figurava un parere “criptato e non leggibile”.

Il sindaco Piero Castrataro ha risposto che il parere non è stato reso pubblico per consentire all’amministrazione, visto che ci sono contenziosi in atto, di “difendersi nel miglior modo nelle sedi opportune. Chiaramente – ha aggiunto – il parere verrà reso pubblico in fase decisionale. E tra l’altro in quella fase tutto il Consiglio comunale verrà interpellato affinché esprima il proprio parere”.

Fabrizio, non soddisfatto ha incalzato: “Quale è la normativa che prevede di oscurare un parere pagato 13mila euro dai cittadini? A quando risale il parere? Il numero di ruolo del contenzioso e, soprattutto, qual è l’oggetto?”.

Ha quindi preso la parola l’assessore con delega agli Affari legali e istituzionali Ovidio Bontempo. “Ringrazio il consigliere e collega Raimondo Fabrizio – ha detto – perché dà l’opportunità di chiarire una questione piuttosto delicata, già emersa in diverse commissioni consiliari. La normativa riguarda il diritto di accesso. Ci sono contenziosi sia in sede civile, sia in sede amministrativa. È stato da poco depositato un ricorso al Tar dalla A.J. Mobilità relativo all’avvio del procedimento di modifica al Put e ci sono diversi contenziosi in corso anche in sede civile relativi a decreti ingiuntivi”.

“La Giurisprudenza parla di contenzioso in corso e contenziosi potenziali – ha quindi aggiunto Bontempo – In questo caso, è di tutta evidenza che, oltre al contenzioso in corso c’era e c’è il pericolo concreto e potenziale di contenziosi futuri. È evidente che emerge un secondo profilo, oltre quello del diritto accesso dei consiglieri comunali che sarà comunque tutelato”.

L’amministrazione comunale ha scelto questa via “sentiti il segretario generale, l’Ufficio Legale e – ha detto ancora l’assessore – fondando su una giurisprudenza granitica, nonché addirittura su dei pareri ministeriali che, a fronte di richieste hanno ritenuto non illimitato il diritto di accesso agli atti dei consiglieri comunali ponendo dei limiti, proprio per dei contenziosi in atto, dei conteziosi potenziali, perché può risultare prevalente il diritto alla difesa piena dell’amministrazione.

Per tutti i consiglieri ci sarà la possibilità di poterne prendere visione nella seconda fase. Terminata la fase istruttoria, riteniamo prevalente rispetto alla prima, l’interesse del consigliere comunale non solo in relazione al parere, ma riguardo tutti gli atti finalizzati alla fase decisoria. L’accesso al parere pertanto è differito solo per tutelare al meglio l’interesse pubblico”.

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