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Soldi e quadri di valore euro per ‘salvare’ il figlio dal carcere, ma è una truffa: due uomini nella rete della Squadra Mobile

Denunciati per il raggiro ai danni di una coppia di anziani. L’episodio è accaduto a Campobasso


CAMPOBASSO. Denunciati per aver raggirato una coppia di anziani. È la sorte toccata a due soggetti campani, finiti nella rete della Squadra Mobile della Questura di Campobasso a seguito di accurata attività di indagine. L’accusa nei loro confronti è quella di truffa aggravata in concorso.

In particolare, lo scorso mese di marzo, due persone anziane residenti a Campobasso hanno ricevuto una telefonata da un interlocutore con chiara inflessione campana, il quale si è presentato al telefono come un avvocato che reclamava la somma di 5.000 Euro per aver assistito legalmente il figlio della coppia, trattenuto in Tribunale poiché responsabile di un sinistro stradale che aveva determinato il ferimento di una donna. 

A tale richiesta i due malcapitati, presi da forte timore per le sorti del figlio e confidando nell’aiuto fornito dal falso avvocato, hanno dapprima rappresentato di non disporre di tale somma ma successivamente, dietro insistenza del truffatore, hanno accettato di consegnare il denaro e i beni di valore disponibili in quel frangente ad un collaboratore che avrebbe provveduto al ritiro presso la loro abitazione. Poco dopo, infatti, si è presentato a casa dei due anziani un uomo al quale le vittime hanno consegnato contanti, gioielli d’oro, nonché, spinti sempre dal falso corriere, due quadri di valore e la carta Bancomat con relativo codice segreto. Solo a distanza di alcune ore dall’accaduto, la coppia si è resa conto di aver subito una truffa, decidendo così di sporgere denuncia in Questura. Il racconto fornito e la descrizione fatta dell’uomo che si era recato presso i due anziani, ha consentito al personale della Squadra Mobile di avviare un’attività investigativa che ha condotto all’individuazione dei responsabili, entrambi con precedenti e originari del Capoluogo campano, e di denunciarli all’Autorità Giudiziaria.

Le indagini della Squadra Mobile proseguono anche per appurare se i due soggetti siano coinvolti in altre truffe perpetrate a Campobasso negli ultimi mesi.

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