L’ex sindaco del comune trignino, amico personale del fondatore di Forza Italia, ricorda: “Gli piacque tutto del paese, voleva tornarci. Poi l’idea sfumò per colpa della malattia e dei problemi giudiziari”


di Giuliano Vacca

BAGNOLI DEL TRIGNO. “Se faccio il Governo compro casa qui”. Questo aveva promesso Silvio Berlusconi nel giorno della sua ultima visita in Molise. Era il 21 aprile 2018 e si trovava a Bagnoli del Trigno, il giorno dopo il Molise sarebbe andato al voto che avrebbe incoronato Donato Toma presidente.

Dell’esecutivo nazionale che sarebbe nato qualche mese più tardi il Cavaliere, in realtà, poi non fece parte. Giuseppe Conte divenne premier grazie al sostegno di Movimento 5 Stelle e Lega. E di conseguenza l’idea della villa a Bagnoli sfumò. Ma il ricordo di quella frase è ancora nitido nella mente dell’immarcescibile Angelo Camele, sindaco del paese trignino per più di 30 anni.

“Durante la campagna per le regionali Berlusconi ed io ci salutammo a Campobasso e mi disse che gli avrebbe fatto piacere visitare il mio comune – racconta l’ex sindaco- Venne il sabato del silenzio elettorale, quando non si poteva più fare propaganda. In 5 minuti tutto il mondo seppe che Berlusconi era a Bagnoli“.

Gli piacque tutto del paese e quella giornata lo spinse a valutare l’idea di allargare il suo patrimonio immobiliare. Angelo Camele, da mandatario, aveva anche trovato una soluzione: una casa nel centro storico, vicino il castello.

Nato socialdemocratico, Camele è passato subito a Forza Italia diventando uno dei berlusconiani di ferro del Molise. Tra i due, infatti, nel tempo si era creato un rapporto di affetto. “Ci sentivamo per telefono ogni 15 giorni – spiega l’ex sindaco – Se non avesse avuto problemi con la malattia e con la giustizia sarebbe sicuramente tornato a trovarmi, mi aveva dato appuntamento a ottobre o novembre”.

Quel giorno, poi, il Cavaliere pranzò alla Domus Area. Mentre una folla di persone lo aspettava fuori per chiedere una foto, egli all’interno dialogava di preparati anti-age con un imprenditore del ramo, tanto da lanciare una proposta di promozione internazionale: chiedere agli anziani d’Europa di rivolgersi in Molise, potendo godere di un panorama rilassante e di prodotti anti-età locali.

Nonostante l’aneddoto che lega il comune a Berlusconi, Bagnoli non intitolerà una strada al politico scomparso recentemente. “Ci vorrebbe una motivazione specifica che non abbiamo – conclude l’ex sindaco Camele – Ma sul territorio nazionali sicuramente qualcuno lo farà”.