Società condannata anche al risarcimento dei danni e alla regolarizzazione della posizione contributiva dei ricorrenti. Soddisfazione per gli avvocati Rocco, Trivellini e Di Pilla
ROMA. Vittoria, anche in Appello, per il pool di legali isernini contro la rinomata catena Hilton/Astoria nella causa intentata avverso una procedura di licenziamento collettivo.
Gli avvocati Cristiano Rocco, Raffaele Trivellini e Guido Di Pilla, incaricati dal segretario della Confintesa Smart (a sua volta molisano, ndr) di rappresentare in giudizio ben dodici lavoratori dei famosi hotel capitolini, hanno avuto la meglio sulla società che aveva deciso di mandare a casa i dipendenti nell’ambito di un’operazione volta ad esternalizzare, affidandoli ad una cooperativa, alcuni servizi ai piani (camerieri, addetti del reparto housekeeping, stiratrici ecc.). Operazione considerata dai ricorrenti, che già nel marzo scorso avevano ottenuto il reintegro e pure un indennizzo, ingiusta ovvero illegittima, “sia da un punto di vista sostanziale che formale”. Tesi confermata ora anche dal giudice del lavoro di secondo grado, Tiziana Orrù, adito dalla Hilton italiana, che sosteneva la tesi delle mancate competenze dei lavoratori licenziati.
La catena di alberghi di lusso è stata altresì condannata al pagamento delle spese di lite, liquidate in 21mila euro. Nella precedente ordinanza, invece, la Hilton era stata condannata a risarcire ai lavoratori, per il danno subito in conseguenza dell’ingiusto licenziamento, una somma pari a 12 mensilità e a regolarizzare la loro posizione contributiva.
