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Pnrr, Di Giacomo denuncia: “Perse le tracce dei 4 progetti molisani su anziani non autosufficienti e disabili”

Il presidente dell’associazione Cultura e solidarietà incalza il neo presidente Roberti, invocando maggiore attenzione per i problemi reali della gente


CAMPOBASSO. “E’ semplicemente scandaloso che dei quattro progetti del Pnrr che riguardano la Regione Molise, destinati a famiglie con anziani non autosufficienti, disabili e terzo settore, si siano perse completamente le tracce con tutti i problemi che le nostre famiglie e i nostri anziani sono costretti a risolversi da soli”: lo sostiene Aldo Di Giacomo, presidente Associazione Cultura e Solidarietà, che incalza il neo presidente Roberti, invocando maggiore attenzione per i problemi reali della gente.

“La questione – aggiunge – non è quella matematica del Molise penultima regione per finanziamenti ricevuti, perché la suddivisione tiene conto di molti fattori tra cui quello principale demografico. Ma, piuttosto, a che punto stanno i progetti. A meno che non diventi un alibi, secondo la tesi che la matematica è fonte ispiratrice della politica, come sostiene il neo presidente della Regione Molise Francesco Roberti per il quale in fatto di rinnovamento della sua giunta ‘cambiando solo l’ordine dei fattori il risultato non cambia’. Vorremmo che, finita la campagna elettorale, – l’auspicio – ci si concentrasse seriamente sui problemi della gente. Invecchiare in Molise e al Sud continua a essere molto più difficile che al Nord. Il 21% degli over 65 nel meridione presenta disabilità contro l’11% di chi vive nelle regioni settentrionali, mentre il 24% (un anziano su quattro) al Sud vive una condizione di fragilità, contro il 13% di chi vive al nord. Si tratta di un gap che certamente riflette (scrivono gli esperti) una differenza nella distribuzione di esiti di salute, ma anche una differenza fra Nord e Sud del Paese di offerta e ricorso a strutture di ricovero per anziani non pienamente autonomi. Anche la fragilità non va sottovalutata: è una condizione che cresce progressivamente con l’età, riguarda il 29% degli ultra 85enni. Sette delle nove regioni con una percentuale di anziani fragili maggiore del valore nazionale sono al sud. E ai primi posti c’è il Molise dove addirittura un anziano su quattro è fragile e più di uno su sei è disabile”.

Dati che destano, dunque, preoccupazione sul futuro di un territorio, che va quindi sostenuto anche con interventi a favore delle fasce più deboli.

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