L’intervento degli esponenti di Gioventù Nazionale a seguito dei numerosi furti che si stanno registrando nelle ultime settimane


TERMOLI. “Siamo arrivati al punto di assistere quotidianamente ad un articolo di giornale che riporta l’avvenimento di un furto di un veicolo, di uno scippo o simili. Se non è un articolo di giornale è una richiesta d’aiuto sui social da parte delle vittime per farsi aiutare nella ricerca del bene sottratto.” Così Giuseppe Terone, vicepresidente di Gioventù Nazionale Molise, spiegando il punto di vista dei suoi ragazzi

“Siamo un gruppo identitario, che riprende dai principi di Destra tutta la forza per fare la loro attività. Per questo motivo su un tema come quello della sicurezza non possiamo stare a guardare. Questo vuole essere un messaggio chiaro: bisogna assolutamente fare qualcosa. Non è normale che si debba vivere in una situazione di costante incertezza e paura per colpa di malviventi che, soprattutto nell’ultimo anno, hanno intensificato le loro attività criminali sul nostro territorio. Nel Basso Molise, poi, dall’inizio della stagione estiva si è registrato un ulteriore incremento del tasso di delinquenza – sottolinea Terone, riferendosi ai più recenti eventi di furti ai danni di cittadini, commercianti e bagnanti – Penso poi a tutte le attività turistiche del Basso Molise, che per colpa di questi episodi risultano meno attraenti agli occhi di chi sceglie le sue mete per le vacanze. Insinuano già che il Molise non esista, se poi è questa l’immagine della nostra terra che offriamo al di fuori non convinciamo nessuno a visitare i nostri borghi o ad apprezzare le nostre spiagge. Non bastano le bandiere blu di Campomarino e Termoli perché il turista scelga il Molise, deve anche sentirsi sicuro per le strade”.

A dire qualcosa sulla preoccupante situazione, interviene anche Irene Salome in qualità di Coordinatrice di Gioventù Nazionale per la città di Termoli: “Ci sentiamo di parlare a nome di tutti i ragazzi di Termoli e degli altri comuni colpiti (come Campomarino, Larino, San Martino e altri) quando diciamo che si deve fare qualcosa.” E aggiunge: “Ho sentito di ragazzi che non si sentono più sicuri nell’uscire di casa con un motorino o una bicicletta, perché temono di non ritrovare il mezzo dove lo hanno parcheggiato. Non è ammissibile”.

Entrambi sostengono che “c’è bisogno di più controllo e pertanto di avere più personale dedicato alla sicurezza del cittadino affinché la comunità si senta effettivamente protetta”.