Grande successo per la manifestazione dal liceo Cuoco-Manuppella. Il corteo ha sfilato lungo le vie della città


di Giuliano Vacca

ISERNIA. Oltre mille ragazzi hanno sfilato per le strade principali di Isernia per dire basta alla violenza di genere. Un’iniziativa sicuramente riuscita, organizzata dai ragazzi del Liceo Cuoco-Manuppella.

La scuola, diretta dalla dirigente Maria Teresa Vitale, non è nuova a manifestazioni del genere: negli anni hanno mostrato una sensibilità forte verso i temi sociali e civili. Stavolta, hanno esteso l’invito anche agli altri istituti superiori della città che hanno risposto in massa per ricordare tutte le donne uccise per mano di uomini, spesso loro partner: tra queste, Giulia Cecchettin, Stefania Cancelliere e Romina De Cesare.

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Gli studenti hanno, quindi, chiesto risposte chiare e leggi efficaci ma hanno anche sottolineato come non ci si possa più girare dall’altra parte, rifugiandosi nell’indifferenza. Molto spesso, hanno detto, si tende a ritenere la violenza come una questione che riguarda soltanto le donne, andando così ad eliminare il confronto con gli uomini che invece sono parte integrante del problema.

Tra le piacevoli sorprese della mattinata anche la presenza dei ragazzi delle scuole medie San Giovanni Bosco e Giovanni XXIII e del loro preside, Bruno Caccioppoli. Ad assistere al corteo, che ha praticamente paralizzato la città per due ore, molti cittadini e molti commercianti che hanno detto il loro ‘No’ alla violenza sulle donne, allestendo vetrine con scarpe, palloncini, panchine e striscioni, ovviamente tutto di colore rosso.

Partiti da piazza della Repubblica, i ragazzi sono passati per corso Garibaldi e corso Risorgimento per poi ritrovarsi al Parco stazione dove gli studenti del Liceo Artistico Manuppella hanno presentato una galleria di opere a tema dal titolo: ‘Tu donna…parla’. Alcune studentesse, guidate dalla docente Linda Berardi, hanno incantato con la performance preparata per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’allestimento artistico, oltre che da Berardi, è stato curato dai docenti Eleonora De Luca, Pasquale Mastrobuono e Davide Di Meo che hanno seguito i ragazzi durante i lavori per la realizzazione delle opere.

Emozionante il momento dell’apertura del Lenzuolo della Memoria – Ricamare Ricordando dove gli studenti del III A e del IV A del Manuppella, guidati dalla docente Ines Parisi, hanno ricamato il nome di Giulia Cecchettin. Il Lenzuolo, voluto dall’associazione ‘La rosa e il libro’, proseguirà la sua staffetta per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Molto apprezzato anche l’allestimento artistico della classe IV A del Liceo Cuoco dal titolo: ‘Oblio e Memoria’. E’ uno dei lavori conclusivi di un progetto della docente Martha Fabrizio. L’oblio, rappresentato come un buco nero, ha accolto i nomi dei ‘carnefici’, mentre un cielo terso ha accolto tante stelle con i nomi delle vittime di femminicidio, tra cui quello di Romina De Cesare ex studentessa del Cuoco.

Tanti gli slogan, i cartelloni, gli striscioni portati in corteo e poi esposti nel cuore del Parco. Fondamentale per la buona riuscita dell’evento è stata la collaborazione di tutti i docenti dell’ISIS ‘Cuoco-Manuppella’ e in particolare delle docenti Daniela Lozzi e Lara Castrataro. Un ruolo attivo nell’organizzazione della manifestazione lo ha avuto la professoressa Mariella Spaziano.

Al Parco della stazione molte le autorità civili, militari e religiose intervenute: nello specifico, l’onorevole Elisabetta Lancellotta, il prefetto Franca Tancredi, il vescovo della Diocesi, Camillo Cibotti, il sindaco Piero Castrataro, l’assessore comunale alla Cultura Luca De Martino, la presidente della Commissione regionale parità e pari opportunità Angela Di Burra, la presidente dell’associazione culturale ‘la Rosa e il Libro’ Elena Grande e la psicologa del centro antiviolenza di Isernia Paola Moscatiello. Di seguito hanno letto un messaggio anche gli studenti del Maiorana-Fascitelli e del Fermi-Mattei.

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