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Dimensionamento, ‘Pilla’ sacrificato e le scuole di Termoli e Venafro salve. L’opposizione: “Prevalsi i campanilismi”

Dopo la decisione del Consiglio regionale, che oggi ha votato il Piano 2024/25, che cancella la dirigenza di una delle scuole storiche della regione


CAMPOBASSO. Lo storico istituto ‘Pilla’ di Campobasso sacrificato, la ‘Schweitzer’ di Termoli e il ‘Don Giulio Testa’ di Venafro salvi.

Il Piano di dimensionamento scolastico 2024/25 approvato oggi dalla maggioranza di centrodestra del Consiglio regionale taglia la dirigenza scolastica di una delle scuole storiche del capoluogo e dell’intera regione.

Una scelta che colpisce – ovvio che non sparisce la scuola, ma lo smembramento della dirigenza è cosa non di poco conto – e che fa il pari con la scelta di preservare le due scuole di Termoli e di Venafro. Perdita di autonomia per il ‘Pilla’ come per l’Istituto comprensivo di Ripalimosani. Si dovevano tagliare due dirigenze ed entrambe sono nel Molise centrale.

Il piano, nel dettaglio, prevede la soppressione dell’Istituto tecnico-professionale ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso, con accorpamento dell’indirizzo ‘Tecnico Economico’, dell’indirizzo ‘Costruzione, ambiente e territorio’, dell’indirizzo ‘Grafica e comunicazione’, con sedi in via Veneto, all’Istituto Tecnico Industriale ‘Marconi’ di Campobasso, e con accorpamento dell’indirizzo IPSASR, con sede in via Manzoni, all’Istituto Tecnico Professionale ‘Pertini-Montini-Cuoco’ di Campobasso. Soppressione della dirigenza anche per l’Istituto Comprensivo Alighieri di Ripalimosani, con accorpamento dei plessi scolastici alle Autonomie scolastiche insistenti ai comuni viciniori, con modalità tecniche da definirsi a cura dell’Ufficio scolastico regionale.

Il testo approvato prevede anche l’attivazione dell’indirizzo di studio ‘Trasporti e logistica’, presso l’Istituto Tecnico per il settore tecnologico ‘G. Marconi’ di Campobasso, l’attivazione dell’indirizzo di studio ‘Grafica e comunicazione’, in origine assegnato al ‘Pilla’, al ‘Marconi’, il transito del Liceo linguistico attualmente funzionante presso l’Istituto tecnico-professionale ‘Pertini-Montini-Cuoco’ al Liceo Galanti, “ai fini dell’istituzione di un polo liceale e dell’eliminazione della duplicazione di indirizzi nelle scuole secondarie di secondo grado”. Prevista ancora l’istituzione di un Convitto da annettere all’IPSEOA ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone e l’attivazione di un percorso di secondo livello -primo periodo didattico- istituzione per gli adulti presso la sede carceraria di Isernia incardinato all’Istituto Omnicomprensivo G. N. D’Agnillo di Agnone.

L’assetto del Piano di dimensionamento scolastico ha scatenato la protesta dei consiglieri di opposizione.

“Una proposta – così l’ha definita il consigliere del Pd Vittorino Facciolla – che non salvaguarda nessuno e che non tiene in considerazione le esigenze dei ragazzi e del territorio. Una valutazione che si basa solo su logiche di tipo politico. Vengono sacrificate le aree interne ed i più deboli – il passaggio relativo all’istituto di Ripalimosani – e tutto ciò senza che ci sia alcun metodo predeterminato. Ci auguriamo che per il futuro si tengano in stretta osservanza alcuni parametri come la densità della popolazione, il numero di studenti e anche il numero dei plessi scolastici da servire”.

“Ancora una volta, questo centrodestra mostra il suo volto peggiore, privo di visione e clientelare – ha rimarcato la dem Micaela Fanelli – Perché la decisione assunta oggi dalla maggioranza sul dimensionamento scolastico, che distrugge ulteriormente i servizi nelle nostre aree interne, fa il paio con l’aumento delle tasse, con la proroga delle comunità montane, con l’assenza di indirizzo politico che da sei mesi traccia, in negativo, l’operato del Presidente Roberti, dei suoi assessori e consiglieri. Vassalli di Roma, nessuno di loro si è permesso di manifestare contrarietà alle decisioni prese a livello centrale e che continuano ad accanirsi sulle scuole. Nessuno parlamentare molisano, nessun assessore, nessun consigliere di centrodestra del Molise ha osato criticare il ‘capo’. Per di più, sulla spalle, sulla pelle, sul futuro dei nostri ragazzi”.

Quindi sulla scelta di tagliare il ‘Pilla’ e il comprensivo ‘Alighieri’. “Una decisione viziata politicamente, logicamente e giuridicamente – ha affermato Fanelli – che sarà sicuramente impugnata dinanzi al Tar, con il rischio reale di una sospensiva che lascerà le cose così come stanno. Cioè, si decide di non decidere confezionando l’atto giuridico “perfetto” per lavarsi le mani. O far decidere un commissario. Ancora una volta…un commissario! Questo è il centrodestra di Meloni e di Roberti, sempre più incapace di governare e ancora una volta più attento agli amici e per niente alle esigenze di alunni e famiglie, docenti, presidi, personale amministrativo…in una parola sempre meno attento alle esigenze delle scuole”.

“La discussione del Piano di dimensionamento scolastico approdata oggi in Consiglio regionale dimostra per l’ennesima volta che il centrodestra, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale, non ha alcuna progettualità per il futuro del Paese e del Molise – hanno dichiarato i consiglieri del Ms5 Andrea Greco, Angelo Primiani e Roberto Gravina – Un tema di tale importanza, che nella nostra regione si traduce nell’accorpamento di due scuole per mere questioni numeriche, è stato liquidato con un emendamento a sorpresa, un provvedimento calato dall’alto che non rispecchia le esigenze dei nostri territori. Anzi, penalizza le aree interne, come accaduto con la scuola di Ripalimosani di cui neanche si conosce il destino, ed è frutto solo di puro equilibrismo politico. A certificarlo l’assenza in Aula del consigliere Nicola Cavaliere, presidente della Commissione competente in materia”.

“È chiaro che sull’argomento manchi totalmente una visione strategica di futuro. Ancora una volta sono emersi i campanilismi e gli interessi localistici. Questa doveva essere un’occasione per discutere di visione, per individuare gli istituti per aree geografiche, pensando la programmazione scolastica parallelamente ad una nuova programmazione dei trasporti. Niente di tutto questo. Il centrodestra, che ha pieni poteri sia al Governo che in Regione, avrebbe dovuto tutelare le specificità del nostro territorio, contro le fredde logiche dei numeri che in Molise inevitabilmente penalizzano il diritto all’istruzione. Sappiamo già che ai due tagli di quest’anno se ne aggiungeranno altri cinque entro il 2027, fino al totale depauperamento della nostra rete scolastica. Dal canto nostro – hanno concluso i Cinque stelle – restiamo convinti che sia fondamentale agire con responsabilità, visione e programmazione, ponendo al centro del dibattito l’efficacia e la qualità del sistema scolastico, assicurando un futuro migliore per gli studenti e le famiglie del Molise”.

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