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L’esonero contributivo, fino a un massimo di 3mila euro annui, sarà valido fino al 2026


ROMA. Bonus per le mamme lavoratrici: l’Inps sblocca la situazione del contributo statale che resterà in vigore per tre anni: dal 2024 al 2026. Esso consiste nell’esonero contributivo fino a un massimo di 3mila euro annui (250 euro al mese), da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici con almeno tre figli a carico, dei quali il più piccolo sotto i 18 anni. Per il solo 2024, in via sperimentale, l’esonero contributivo è attribuito anche alle lavoratrici con due figli a carico, di cui il più piccolo sotto i 10 anni.

Come riporta TuttoLavoro24.it , il bonus è una misura non strutturale, introdotta dalla legge di Bilancio per il 2024 e consiste in un esonero contributivo pari al 100% fruibile nel limite di 3.000 euro annui. È questa la soglia massima e non c’è limite reddituale. Chiaro che gli importi più alti andranno a vantaggio di chi ha redditi più alti.

Il bonus non è una misura definitiva e spetta: 

dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al mese di compimento del 18° anno di età del più piccolo;

dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Potranno averlo tutte le madri lavoratrici, dipendenti sia del settore pubblico che privato. Sono escluse solo le lavoratrici del settore domestico.

La misura massima annuale dell’esonero è di 3.000 euro da riparametrare e applicare su base mensile.

L’importo massimo erogabile ogni mese è quindi di 250 euro (3.000/12). Per i rapporti di lavoro instaurati o interrotti nel corso del mese tale soglia va riproporzionata, prendendo a riferimento la misura di 8,06 euro (250 euro/31 giorni) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.

Questi limiti massimi valgono anche per i contratti part-time e la lavoratrice che è titolare di più rapporti di lavoro può avvalersi dell’esonero in trattazione per ciascun rapporto.