A ricostruire la storia l’avvocato Salvatore Di Pardo su Libero: nel 2011 venne annullato il voto e alla fine vinse il centrosinistra. Ecco perché ha senso uno scenario simile


CAMPOBASSO. Lo spettro di un ‘ribaltone’ aleggia sulle elezioni regionali in Sardegna. Ci sarebbe un precedente illustre: quello molisano, dove con situazioni simili – ma a parti invertite – L’avvocato Salvatore Di Pardo, esperto in diritto elettorale, ha ricostruito su Libero il caso del 2011 in cui il candidato di centrosinistra, Paolo Frattura, propose ricorso al Giudice Amministrativo dopo aver perso le elezioni con uno scarto di poco meno di mille voti rispetto al candidato di centrodestra, Michele Iorio. Frattura chiese la verifica delle regolarità dello scrutinio delle schede e, in via subordinata, l’annullamento delle intere elezioni. Dopo l’attività istruttoria, il giudice amministrativo rilevò che le irregolarità del procedimento rendevano il risultato inattendibile e, con sentenza definitiva del Consiglio di Stato, annullò le elezioni, disponendo l’obbligo di ripetizione delle stesse.

Le elezioni furono quindi ripetute e il risultato fu ribaltato, con la vittoria di Frattura con ampio margine sul Iorio. Di Pardo nota molte analogie tra questo caso e la recente situazione elettorale in Sardegna, dove il distacco tra i candidati è ancora inferiore e il numero degli elettori è di gran lunga superiore. “In effetti è così – spiega l’avvocato – sia perché nel caso del Molise vi era stata una rilevante incidenza del voto disgiunto, che di per sé comporta un incremento delle probabilità di errore nello scrutinio, sia perché anche in quel caso il distacco fra i due candidati era esiguo”.

Di Pardo suggerisce che il centro destra potrebbe proporre ricorso al Tar Sardegna, ma avverte che la presentazione del ricorso non impedirà al candidato eletto di entrare in carica. Se i tempi fossero simili a quelli del caso del Molise, la decisione del giudice potrebbe intervenire in poco più di un anno.