La cantante siciliana apre all’auditorium il suo tour nei teatri di tutta Italia. Un’ora e mezza di spettacolo ed emozioni e poi l’augurio che sa di promessa: “Spero di tornare molto presto”. La gallery a cura di Pino Manocchio


di Giuliano Vacca

ISERNIA. Apre con ‘Leggera’ la data zero del suo Opera Futura – Live nei Teatri. Leggera proprio come lei che ha ballato su ogni centimetro dell’Auditorium e che con la sua voce e la sua musica ha incantato il pubblico di Isernia. Un’ora e mezza di spettacolo, iniziata poco più tardi delle 21, quando Claudia Lagona in arte Levante è salita sul palco.

Un concerto che ha ripercorso le tappe della carriera di una delle cantautrici più autentiche del panorama musicale attuale. Sono passati 10 anni dall’uscita della hit ‘Alfonso’ e dall’album portafortuna ‘Manuale Distruzione’, sono passati 10 ‘anni di voli pindarici’, così li chiama lei. Nelle sue canzoni ci sono il rock – bella la Fender Jaguar a tracolla, ndr – i sintetizzatori, i cori potenti ma anche testi profondi e ricchi di impegno sociale. Ad ascoltarla viene voglia proprio di cantare: dopo una iniziale titubanza, il pubblico inizia a ‘sciogliersi’ quando, con sorpresa di tutti, la cantante scende dal palco per raggiungere i fan in platea e intonare insieme a loro la ballad ‘Abbi cura di te’.

Durante l’esibizione, Levante si è più volte rivolta agli spettatori ai quali ha riferito di non essere mai stata a Isernia eppure la cittadina molisana le ricorda molto i suoi genitori perché a Torino – città in cui ha vissuto ormai per 20 anni – c’è una ‘via Isernia’ che lei associa per una serie di motivi ai suoi familiari. “Per questo – ha detto – sono stata molto contenta quando mi hanno detto che avrei iniziato da qui il tour”.

Nella seconda metà della serata arrivano i suoi brani più famosi. È la volta di ‘Non me ne frega niente’, delle sanremesi ‘Vivo’ e Tikibombom, di ‘Gesù Cristo sono io’ ri-arrangiata per l’occasione e della fortissima ‘Andrà tutto bene’. Levante è felice mentre canta, è evidente, ma lei stessa a fine concerto confessa di essersi molto emozionata.

Giungono all’ultima canzone i ringraziamenti per tutti, non solo agli spettatori ma anche ai suoi collaboratori, dai musicisti ai tecnici passando per gli organizzatori. “Sono tantissimi e a me piace nominarli uno a uno, loro rendono possibile tutto questo. Nessuno si salva da solo”, dice. La conclusione è affidata a ‘Mi manchi’, tratta dal suo ultimo album e prima di chiudere c’è l’augurio che sa già di promessa: “Spero di tornare molto presto”.

LA GALLERY A CURA DI PINO MANOCCHIO