Dopo l’evento che ha visto come protagonista il premio Nobel per la letteratura Herta Muller


CAMPOBASSO. Dopo l’evento che ha visto come protagonista il premio Nobel per la letteratura, la scrittrice Herta Muller, Poietika ospita a Campobasso venerdì 19 aprile alle ore 18,30 (Sala 1 Palazzo Gil), Ljudmyla Djadčenko, una delle poetesse più apprezzate e tradotte dell’Ucraina.

Laureata in filologia all’Università di Kyïv, dove nel 2016 ha conseguito il dottorato in teoria della letteratura e comparatistica, vincitrice della 67ª edizione del premio Ceppo Internazionale Poesia “Piero Bigongiari”, Ljudmyla Djadčenko arriva in Italia dopo la pubblicazione di ”La fobia dei numeri” (2023), antologia di poesie, la prima tradotta in italiano, curata da Paolo Galvagni, e contenente la lectio “La poesia dovrebbe iniziare il giorno in cui si nasce e non finire il giorno in cui si muore”. 

Paolo Galvagni, uno dei maggiori studiosi italiani di letteratura ucraina e russa scrive nell’introduzione del libro, le sue poesie “costituiscono un dialogo continuo, un poema composto di frammenti. Compare spesso Dio in questi monologhi interiori, la poetessa lo interroga, lo osserva. L’amore, la solitudine, il tempo, l’attesa e la ricerca, la perenne ricerca dell’essere. In scene disegnate attraverso la nostalgia e l’incertezza, Ljudmyla osserva quasi come dall’altro lato di uno specchio, conversa con i paesaggi, con gli animali.” 

Nella lettera finale al volume, la poetessa spiega commossa come «dall’inizio dell’invasione militare su larga scala da parte della Russia sul territorio della mia Madrepatria, lo scorso anno, ho smesso di scrivere poesie: immagini e metafore mi sono apparse all’improvviso insulse e false, e i miei sentimenti sono spariti, per via della terribile realtà che mi circondava».